La notizia circolava già da sabato, ma solo oggi è arrivata l’ufficialità: Diego Armando Maradona sarà l’allenatore del club di Dubai dell’Al Wasl. Ritorna in panchina dunque El Pibe de Oro dopo l’esperienza del Mondiale in Sudafrica e le polemiche che ne sono seguite. Di certo lo spot che da anni cercavano gli emiri del Paese arabo, sempre a caccia non tanto di talenti quanto di nomi altisonanti.
Così, dopo due fallimenti sulle panchine del Mandiyu e del Racing di Avellaneda, e la mezza delusione del Mondiale con l’Argentina, e dopo soprattutto essere stato accostato a diverse panchine, compresa quella del suo Napoli, Maradona tornerà ad insegnare calcio lì dove ne hanno tanto bisogno.
Per me, Maradona è l’ottava meraviglia del mondo. La collaborazione con lui è un valore aggiunto per la storia del club, impreziosisce un curriculum già ricco di titoli e di successi
ha spiegato Marwan Jumaa bin Bayat, presidente della società, che ha garantito un biennale al suo nuovo allenatore, senza però rendere note le cifre. Siamo sicuri però che non farà la fame.
Per convincere Maradona a firmare, sicuramente gli saranno stati garantiti diversi colpi di mercato importanti, visto che attualmente la squadra non è che vanti grandi giocatori. Appena tre sono gli stranieri, due brasiliani che però in Europa sono piuttosto sconosciuti, mentre la stella è Francisco Yeste, ala spagnola che ha passato una vita all’Atletico Bilbao e che ha deciso di chiudere la carriera a suon di petroldollari.