Purtroppo dalle tragedie non si impara mai, e se questa volta la tragedia non c’è stata, è solo per puro caso. Il “teatro” di questa serata di follia è stato lo stadio di Dakar, in Senegal, dove i padroni di casa affrontavano la Costa d’Avorio per un match valido per le qualificazioni alla Coppa d’Africa 2013 che poi dà l’accesso al Mondiale 2014. I senegalesi erano già infuriati con la loro squadra per aver perso all’andata, ed ora che al ritorno erano sotto di due gol, è esplosa tutta la loro ira.
La scintilla che ha fatto scoppiare l’incendio è stato un rigore considerato troppo generoso assegnato agli ivoriani. Subito dopo la trasformazione di Drogba, dagli spalti è cominciato a piovere di tutto: bottigliette, seggiolini, pietre e persino colpi di arma da fuoco. Alla fine non si contano morti ma “solo”, si fa per dire, una decina di feriti, tra cui il Ministro dello Sport senegalese colpito da un sasso. La partita è stata prima sospesa e poi, dopo l’intervento della polizia, terminata con un quarto d’ora d’anticipo. Ovviamente alla Costa d’Avorio andrà la vittoria a tavolino, ma ora verranno presi provvedimenti molto seri contro la nazionale del Senegal.
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