Chi è appassionato di calcio ha “studiato” prima dei mondiale e di certo non trova assolutamente sorprendente che gli arbitri se ne vadano in giro con uno spray dietro i pantaloni e che i goal vengano assegnati dopo due secondi per via della goal line tecnnology.
Partiamo dalla novità dello spray che, a vederlo usato nella partita d’esordio da un arbitro giapponese, sfido chiunque a non aver pensato che fosse una trovata geniale di quelle che soltanto in Giappone sanno trovare.
In realtà il presidente della FIFA Sepp Blatter ha annunciato alla fine dell’anno scorso, nel dicembre del 2013 che gli arbitri dei mondiali avrebbero usato uno spray speciale per segnalare ai giocatori la linea da non superare prima del calcio di punizione. Un’idea definita anche da Marcello Lippi geniale e tra l’altro collaudata prima della Coppa del Mondo in Brasile, già per i Mondiali Under 17 e Under 20.
I giocatori, benché sappiano che lo spray va via poco dopo il calcio della punizione, hanno trovato un ulteriore motivo per lamentarsi. Qualcuno ha accusato gli arbitri di essere passati con lo spray sulle scarpe e qualche altro giocatore ha detto che quello spray rende scivoloso il campo.
Ma di motivi per protestare, i calciatori e gli allenatori, ne trovano davvero tanti. Anche l’uso della tecnologia avanzata che riesce a captare i movimenti della palla decretando se è andata oltre la linea di porta o meno, sembrerebbe opinabile.
Il primo tecno-goal di questa Coppa del Mondo se l’è aggiudicato al Francia contro l’Honduras. Il tiro di Benzema è finito prima sul palo, poi è rimbalzato in campo per poi tornare indietro verso la porta. In quel momento il portiere, nell’intento di portare via la palla dalla linea di porta, l’ha schiacciata a terra oltre la linea. Due secondi e il goal è stato convalidato tra le proteste del pubblico e della panchina dell’Honduras.
Se volete essere aggiornati su tutte le partite del Mondiale 2014 in Brasile, chiedete a Google di mostrarvi gli stadi, oppure di aggiornarvi sulle partite.