Probabilmente il fatto che l’Iraq sia un Paese destinato a non avere pace non è dovuto soltanto all’invasione americana, ma anche agli iracheni stessi. La dimostrazione lampante la abbiamo nel calcio, una delle poche cose che riescono a far sorridere il popolo più martoriato della Terra.
Dopo i sentimenti di unione e di gioia della vittoria nella coppa d’Asia di due anni fa, ecco l’ennesimo episodio di cronaca nera: la partita era Sinyer-Buhayrat, gara valida per la serie A irachena. Ad un certo punto Heidar Kazem, calciatore del Sinyer, segna e va ad esultare sotto le gradinate dei tifosi. Un supporter della squadra avversaria, arrabbiato per il gol, tira fuori una pistola e lo spara. Trasportato immediatamente in ospedale però, il calciatore non ce l’ha fatta ed è morto per il troppo sangue perso durante il viaggio. L’assassino è stato arrestato, ma chi pagherà per questo gesto sarà ancora una volta il popolo iracheno, che non può rimanere sereno nemmeno per i 90 minuti di una partita di calcio.