I gay nel mondo del calcio, la debacle delle italiane in Europa, i colleghi allenatori: questi ed altri i temi toccati da Marcello Lippi nel corso della sua lunga intervista a Fabio Fazio. Ospite della trasmissione Che tempo che fa, il commissario tecnico della Nazionale Italiana non si è tirato indietro di fronte alle domande del conduttore, accettando di discutere anche di argomenti delicati come, appunto, quello dell’omosessulità nel circo calcistico:
Non ho mai conosciuto omosessuali nel mondo del calcio, ma se un giocatore venisse da me a dirmelo, gli direi di vivere la sua vita come vuole, senza però dirlo ai compagni. E’ difficile confessare di essere gay in una squadra di calcio.
Questo il pensiero del tecnico viareggino, chiamato a ribadire un concetto già espresso qualche mese fa, quando gli veniva domandato se avesse avuto difficoltà a convocare un giocatore di tendenze omosessuali.
La lunga intervista prosegue poi con l’analisi della figuraccia rimediata dalle italiane in campo internazionale, non perdendo di vista quello che sta accadendo nel nostro campionato con polemiche e contestazioni ormai all’ordine del giorno. Inevitabile che esca fuori il nome di Mourinho, dopo lo sfogo di qualche giorno fa. Lippi invita tutti alla calma:
Come ct della Nazionale penso che questo è un mese molto importante nel quale si decidono le sorti di una stagione intera e ci sono grandi tensioni e grandi pressioni. Non c’è bisogno di aumentarle con dichiarazioni troppo forti. Tanto la stagione si è già decisa non positivamente a livello internazionale, direi che tenere i toni un po’ più bassi è la cosa migliore.
Capitolo Juventus. Per la serie “a volte ritornano”, Fazio ha chiesto al ct se c’è la possibilità che possa un giorno riabbracciare la Vecchia Signora, tornando su quella panchina che tante soddisfazioni gli ha regalato in passato:
Ci sono stato per otto anni, ho un rapporto ottimo con l’ambiente, con la famiglia Agnelli. Ma ora la Juventus ha un ottimo allenatore.
La chiusura è poi dedicata ad un altro collega, suo predecessore sia sulla panca della Juve che su quella della Nazionale ed ora avversario dell’Italia nel girone di qualificazione per i prossimi mondiali:
Trapattoni è un fenomeno! Un fenomeno di vitalità, di simpatia, ha sempre voglia… E sta andando benissimo, ha i nostri punti nel girone e l’Irlanda è la nostra principale antagonista per la qualificazione.
E speriamo che il Trap non ci faccia lo sgambetto…