Ancora Chelsea sul tetto d’Europa, sebbene stavolta la Coppa non sia quella con le grandi orecchie. I Blues bissano il successo dello scorso anno e – dopo la Champione League – portano a casa anche il trofeo “minore”, l’Europa League, al termine di una gara che avrebbe meritato un finale diverso. Il Benfica infatti non avrebbe affatto meritato di uscire sconfitta contro gli inglesi, avendo dimostrato sin dal primo minuto un gioco brillante e pericoloso.
Nella prima frazione di gioco la difesa del Chelsea si mostrava spesso disattenta di fronte alle folate offensive dei portoghesi, mentre l’attacco guidato da Torres non riusciva a rendersi pericoloso. I Blues uscivano poi alla distanza e poco prima dell’intervallo facevano correre lunghi brividi sulla schiena dei tifosi portoghesi, quando Lampard costringeva Artur alla deviazione miracolosa in angolo.
Nella ripresa era ancora il Benfica a rendersi pericoloso, ma il Chelsea passava inaspettatamente in vantaggio. Torres difendeva un pallone rinviato da Cech, superava Luisao, scartava Artur e depositava in rete. I portoghesi accusavano il colpo e ripartivano, riuscendo a trovare il pari al minuto numero 23, quando Azpilicueta interveniva con una mano in area di rigore, permettendo a Cardozo di battere Cech dagli undici metri. Occasioni da una parte e dall’altra di lì alla fine e – proprio quando ci si apprestava a vivere i tempi supplementari – ecco arrivare la testa di Ivanovic a tempo quasi scaduto. Palla in fondo al sacco, Chelsea sul tetto d’Europa e Benfica a casa senza aver demeritato.
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