La situazione del Napoli è la più paradossale della serie A. Una squadra che alla fine del girone d’andata si ritrovava a combattere per la zona Champions, si ritrova oggi, dopo soltanto due mesi, al limite dall’essere invischiata nella lotta per non retrocedere, e con una squadra nel caos.
Che Reja non fosse ben visto dalla piazza, questo lo si sapeva. Si pensava ad un cambio di tecnico già all’inizio di quest’anno, quando si pensava fosse inadeguato per guidare il Napoli verso la qualificazione in Uefa. Le malelingue si erano un po’ acquietate dopo l’exploit di Lavezzi e compagni, fino a rinvigorirsi nuovamente adesso che la vittoria non arriva dall’11 gennaio scorso, un’eternità.
Ma il problema è probabilmente nello spogliatoio. I malumori sono tanti, le voci di mercato che vogliono Lavezzi ed Hamsik lontani da Napoli a fine stagione sempre più insistenti, ed ultima, solo in ordine di tempo, la manata in faccia di Denis a Santacroce (uno che non è nuovo a scene simili) durante un litigio nell’allenamento. Probabilmente è proprio questo il segnale che ormai la squadra è allo sbando, e Reja non riesce proprio a starle dietro. A tutto questo si aggiunge anche l’infortunio di Maggio, uno dei pochi sempre positivi tra i partenopei, che dovrà restare fuori almeno per 6 mesi. La luce alla fine del tunnel è ancora molto lontana.
Per questo circolano voci che De Laurentiis, Marino e Roberto Donadoni si siano incontrati in gran segreto, e di certo non sarà per il prossimo film di Natale. Per adesso però sembra che Reja resti al suo posto. L’ultimo allenamento, quello di ieri, l’ha diretto come sempre, e secondo fonti vicine alla squadra sembrerebbe che per lui domenica ci sarà la prova decisiva: contro la Reggina o arriva la vittoria, o arriverà l’esonero. Per adesso si parla di Donadoni, ma per il prossimo anno il nome è quasi certo, ed è quello di Antonio Conte, che sulla panchina del Bari sta facendo faville.
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