Germania e Spagna ancora una volta contro nelle semifinali di andata di Champions League. Dopo il 4-0 rifilato dal Bayern Monaco al Barcellona, toccava a Borussia Dortmund e Real Madrid confrontarsi per mettere un piede nella finalissima di Wembley. Partenza a razzo dei padroni di casa, che al minuto numero otto della prima frazione di gioco riuscivano a portarsi in vantaggio.
Il cross era di Gotze, mentre il piattone da distanza ravvicinata era di Lewandowski, che faceva esplodere il Signal Iduna Park per la prima volta. Il Real Madrid sembrava accusare il colpo, ma pian piano prendeva fiducia e si avvicinava dalle parti dell’area avversaria, pur non risultando particolarmente pericoloso. Sul finire del primo tempo il Borussia si riportava in avanti e reclamava per un fallo subito da Reus in area di rigore. Sul capovolgimento di fronte Higuain trovava Cristiano Ronaldo, che non aveva problemi a firmare la rete del pareggio.
Nella ripresa i padroni di casa ricominciavano a macinare gioco e trovavano il vantaggio quasi immediatamente. Lewandowski si faceva trovare pronto sul passaggio di Reus e freddava Diego Lopez per la seconda volta. Correva il minuto numero cinquanta, ma c’erano ancora mille emozioni da vivere in terra tedesca.
Passavano infatti cinque minuti ed il numero nove polacco trovava ancora il modo di mettersi in mostra, addomesticando un pallone in area di rigore e freddando ancora il sostituto di Casillas. Finita qui? No, perché la serata di grazia di Lewandowski doveva vivere il suo ultimo capitolo. Al minuto numero 66 Xabi Alonso provocava un calcio di rigore, travolgendo il diretto avversario e regalando all’attaccante la possibilità di siglare il personalissimo poker.
Il Real cercava a quel punto di trovare la seconda rete, in modo da rendere meno difficile la remuntada in terra di Spagna. Ma alla fine della fiera il tabellino reciterà 4-1, con il Borussia che mette un piede e mezzo nella finale di Champions League. Spagna ridimensionata, Germania caput mundi.
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