Una gara con il risultato già scritto – almeno sulla carta – tra una squadra in cerca di punti per il piazzamento in Europa ed una che ormai gioca per onor di firma, aspettando solo la matematica certezza della retrocessione. Eppure Roma-Pescara può nascondere delle insidie, stando almeno a quanto afferma Aurelio Andreazzoli, che chiede attenzione e concentrazione ai giallorossi, affinché la partita contro gli abruzzesi non si trasformi in un incubo.
Il tecnico della Roma teme che i suoi si lascino distrarre dalla finale di Coppa Italia appena conquistata e perdano di vista gli obiettivi ancora da raggiungere. Quali? Intanto c’è l’Europa League da conquistare e – visto che la matematica ancora non condanna definitivamente la Roma – la possibilità di acciuffare la kermesse di maggior prestigio, la Champions League. Andreazzoli non vuole distrazioni contro la cenerentola del campionato:
Temo moltissimo il Pescara, perché magari l’attenzione va a rivolgersi ad altri momenti che non c’entrano nulla con la necessità di incrementare la classifica. Abbiamo la convinzione di poterlo fare e lo dobbiamo fare. Dobbiamo mettere tutte le energie in questa gara, senza distrazioni.
Il tecnico della Roma invita i suoi a non sottovalutare la gara contro il Pescara, come avvenuto con altre squadre, ed incita la squadra a puntare all’obiettivo massimo, almeno finché la matematica non renderà vane le speranze:
Non sottovalutiamo la gara come a Palermo. La matematica dice se gli obiettivi sono possibili o meno. Siccome non ce lo impedisce, puntiamo al massimo che ci è consentito con rabbia.
Puntare al massimo per poi sperare di raggiungere anche un obiettivo a livello personale. Andreazzoli ha ripetuto più volte di non sentirsi un traghettatore ed a questo punto della stagione spera – a ragione – in una riconferma anche per la prossima stagione. Il primo ostacolo da superare si chiama Pescara, squadra quasi retrocessa, ma ancora intenzionata a giocare qualche brutto scherzo a compagini più blasonate.
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