Una stagione da buttare, allietata solo dalla vittoria contro la Juventus (fino ad allora imbattuta da quaranta e passa partite) e dal successo (purtroppo vano) sul Tottenham. Troppo poco per l’Inter di Stramaccioni, sebbene gli obiettivi di inizio stagione non fossero “alti”. Troppo poco per una squadra che ha comunque investito sul mercato (anche in quello di riparazione) per provare a competere con le grandi d’Italia e d’Europa. A chi dare la colpa? Infortuni a iosa e arbitraggi non sempre a favore hanno rovinato la stagione dell’Inter, ma anche il buon Stramaccioni non è esente da responsabilità. Il diretto interessato non si sente un brocco ed è pronto a scommettere sulla riconferma anche per il prossimo anno.
Il tecnico dell’Inter per qualche mese è stato ricoperto di lodi, neanche fosse un novello Ferguson o la reincarnazione di Rocco. Negli ultimi tempi, però, il giovane allenatore romano è finito spesso sulla graticola, considerato uno dei maggiori responsabili della crisi dell’Inter. Stramaccioni non ci sta e difende la propria posizione:
Moratti ha sotto mano la situazione. Quando Moratti difende me e i calciatori credo non ci sia nulla da aggiungere. I dirigenti sono ad Appiano quasi tutti i giorni. Non sono né lo special two né uno scarso. Credo che il 20 maggio, come ha detto Moratti, saprete quale sarà il futuro dell’Inter.
Un futuro che comincia da domani, dalla gara interna contro il Parma di Donadoni. L’obiettivo dell’Inter è quello di far punti per restare attaccata al treno-Europa League. E non provate a far confessare a Stramaccioni che la kermesse europea può avere ripercussioni negative nella corsa-scudetto:
Per noi l’Europa è importante perché l’Inter non può stare senza le competizioni europee. L’Inter deve stare in Europa, se non ci arriva dalla porta principale che Europa League sia.
L’Europa League, l’unico obiettivo rimasto scritto nell’agenda di Stramaccioni, che vorrebbe regalare almeno una soddisfazione al patron, per poi sperare nella riconferma.
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