Nell’Inter dei tanti campioni, che spesso fanno fatica a ritagliarsi un quarto d’ora di gloria, era difficile aspettarsi l’esplosione di un ragazzino. Al massimo era lecito puntare sulla consacrazione di Balotelli, dopo le buone prove offerte durante la gestione Mancini, ma chi avrebbe mai puntato sulla scoperta di un vero talento nel reparto arretrato?
E invece Davide Santon ha saputo stupire tutti, guadagnandosi partita dopo partita la fiducia dell’ambiente, fino a diventare titolare fisso nella difesa nerazzurra, nonché unico italiano in una squadra di stranieri (e non è poco!).
Merito suo e della sua personalità così spiccata e per nulla incline alla soggezione di fronte a calciatori ben più navigati e famosi, ma anche merito di Mourinho, che ha saputo buttarlo nella mischia al momento opportuno ed ora ne loda le qualità, paragonandolo addirittura al mito Giacinto Facchetti.
Santon è un fenomeno: aveva solo bisogno di un tecnico che si fidasse di lui e potesse dargli la vera opportunità. Tre-quattro mesi fa, quando si parlava di poterlo schierare in campo contro Panathinaikos o Werder Brema, avevo detto che il ragazzo avrebbe giocato quando sarebbe scattato il suo momento e non per un regalo del tecnico che voleva conoscere la sua reazione in campo. Io non gli ho mai fatto nessun regalo, ho deciso di farlo giocare in Tim Cup contro la Roma e poi ho continuato a schierarlo, anche contro il Milan e dopo ho capito che avrebbe potuto essere in campo contro il Manchester United. Tutto il resto è merito della sua personalità e questa conta tanto. E’ un grande giocatore e, tra dieci-quindici anni quando diventerà il nuovo Zanetti, Facchetti o Maldini con duecento-trecento partite nell’Inter, chissà in quel momento mi ricorderò di lui.
Gongola il buon Josè, coccolandosi il suo gioiello appena diciottenne, per il quale in molti prevedono una lunga carriera in azzurro. E poi volete mettere la soddisfazione di ritrovarsi un campioncino in casa senza spendere fior di milioni? L’importante ora sarà lasciarlo crescere in pace, evitando di ripetere gli errori commessi con Balotelli. Ma forse, dopo gli elogi pubblici di Mourinho, è troppo tardi…
Elena 28 Febbraio 2009 il 19:25
Mi fido ciecamente del parere del tecnico Mourinho!!! Santon é una grande promessa del nostro calcio italiano. E’ molto giovane, ha forse poca esperienza, ma non ho dubbi che domani potrà diventare un asso vero e proprio e potrà essere paragonato a Facchetti, Maldini o Zanetti. Mourinho ha solo dato fiducia ad un qualcuno in cui crede davvero e col suo fiuto da segugio sono certa che ha fatto centro anche questa volta.