Scudetto e Coppa Uefa: questi gli obiettivi del Milan all’inizio di una stagione che non lo vedeva protagonista della competizione più importante a livello internazionale. Senza Champions League sarà facile concentrarsi sul campionato, tentando di conquistare anche l’unico trofeo che ancora manca nella ricca bacheca del club di Via Turati. Già, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e dei due obiettivi sbandierati a bocce ferme non rimane che un pallido ricordo.
I cugini dell’Inter ancora dettano legge a livello nazionale ed ora i punti di distacco sono 11, quando mancano appena 13 giornate alla fine della stagione; la Coppa Uefa continuerà ad essere un sogno, dopo la figuraccia rimediata ieri sera contro il Werder Brema. Cosa resta?
Resta da agguantare il terzo posto in classifica, che significherebbe accesso diretto alla fase a gironi della Champions del prossimo anno, senza dover passare per il rischioso turno preliminare. Questa la magra consolazione per i rossoneri, partiti con la voglia di spaccare il mondo e ritrovatisi improvvisamente con le ambizioni di una qualunque provinciale. Lo sa bene Adriano Galliani, che questa mattina ha disertato una riunione in Lega, per recarsi a Milanello. Nel pomeriggio, poi, vertice in sede con Leonardo e Braida per studiare la strategia da adottare da qui a fine stagione.
Facile intuire i toni della riunione mattutina, con l’ad del Milan sconsolato di fronte al risultato di ieri sera e pronto a minacciare ripercussioni sull’intero staff rossonero. Sotto accusa persino i medici, visti i ripetuti infortuni di molti uomini della rosa. Una situazione già vissuta in casa Milan un paio di anni fa, quando la squadra si ritrovava ad inseguire un quarto posto che sembrava impossibile. All’epoca però, c’era una Champions da conquistare ed Ancelotti riuscì a guadagnarsi la riconferma proprio vincendo il trofeo più ambito.
Ora non ci sono obiettivi di primo piano e, al di là della posizione occupata dal Milan a fine campionato, sembra che il tecnico di Reggiolo sia arrivato al capolinea della sua avventura in rossonero. Nel vertice a tre del pomeriggio si è parlato anche di questo, sebbene nessuno dei presenti abbia voluto fornire indicazioni in proposito. Intanto parte il toto-allenatore: chi occuperà la panchina del Milan dalla prossima stagione? I nomi sono sempre gli stessi (Leonardo, Tassotti, Rijkaard e Donadoni), a meno che i rossoneri non riescano a conquistare lo scudetto, regalando al buon Ancelotti qualche altro anno di panchina…