Mancano ancora un paio di mesi al termine della stagione, ma il calciomercato occupa quotidianamente le prime pagine dei giornali. Uno dei nomi più gettonati è quello di Edinson Cavani, legato al Napoli da un contratto di ferro, ma dato per sicuro partente da più parti. Il Matador fa il punto della situazione, giura amore eterno alla maglia azzurra, ma ammette che nel calcio nulla può essere dato per scontato.
L’attaccante uruguaiano non offre garanzie sul proprio futuro:
A Napoli sto molto bene, ho il sostegno della gente, ma non sai mai dove può portarti il calcio. Sono decisioni che dipendono anche dai presidenti, perché il calcio è un business.
Cavani dunque non esclude la possibilità di trasferirsi all’estero al termine della stagione in corso, anche se il Napoli rappresenta per lui un pezzo di cuore. Inutile dire che di fronte ad un’offerta consistente sarebbe difficile chiudere la porta e restare indifferenti, specie se qualcuno si presentasse al tavolo delle trattative con 70 milioni sul piatto. A quel punto De Laurentiis si sentirebbe in dovere di accettare la proposta indecente, sebbene il presidente sia convinto che il gioiello resti nello scrigno di famiglia:
Cavani rimane, anche perché 70 milioni per la clausola possono pagarli forse solo due squadre. Bisogna
vedere se gli allenatori sono gli stessi o cambieranno perché alla fine sono sempre loro a decidere. Cavani ha sempre dimostrato grande fervore, grande amicizia e professionalità: è sempre stato attaccato alla maglia del Napoli, ma è ovvio che, in un ragazzo di 25 anni, ci possa essere attrazione verso club come Barcellona o Real Madrid.
Insomma, Cavani resta al Napoli, ma solo se alla porta dei partenopei non si presenterà qualcuno che una valigia colma di quattrini. In caso contrario, il Matador andrà ad arricchire il parco attaccanti di un altro club, perché in fondo – cuore a parte – il calcio è un business.
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