Due serate in fotocopia per le italiane impegnate nell’andata dei sedicesimi di Coppa Uefa. Dopo la mezza delusione incassata nella serata di mercoledì, ci si aspettava una sorta di riscatto per i colori nazionali, ma è evidente che il nome delle italiane non fa più paura in giro per l’Europa.
E così ci ritroviamo a dover commentare una Udinese che emula il Milan, facendo anche peggio, visto che i gol rimontati sono addirittura due, ed una Fiorentina che si fa battere in casa dall’Ajax, così come aveva fatto la Samp di fronte al quasi sconosciuto Metalist.
Inutile dire che ora l’Udinese può permettersi il lusso di giocare anche per il pareggio, mentre la Viola dovrà dar fondo a tutte le sue energie per superare il turno e tentare almeno di bissare il risultato dello scorso anno.
Per quanto mostrato nelle gare di ieri, l’impresa non è impossibile. L’Udinese ha messo in evidenza una buona continuità di gioco, confermando i progressi fatti nelle ultime partite. Dopo un primo tempo abbastanza equilibrato, gli uomini di Marino riuscivano a piazzare il colpo che poteva significare ko e ritorno in scioltezza, grazie alla rete di Quagliarella ed alla sfortunata quanto goffa autorete di Arboleda. E quando ormai mancavano pochi minuti alla fine delle ostilità, il Lech Poznan riusciva a rifarsi sotto ed a conquistare un pareggio insperato.
Che dire della Fiorentina? Rischiamo di sembrare ripetitivi, ma ancora una volta gli uomini di Prandelli hanno mostrato limiti nella concretizzazione del lavoro svolto. Lo 0-1 finale è figlio di diverse occasioni sprecate da Gilardino & Co., di fronte ad una squadra che ha più volte imbrigliato il gioco, impedendo alla Fiorentina di giocare.
Soliti rimpianti dunque, specie se si considera che l’Ajax è andata in rete in delle poche sortite offensive, sfruttando gli errori di una difesa disattenta. Un punteggio che si può capovolgere in terra olandese, sempre ammesso che gli uomini di Prandelli riescano a buttarla dentro.