Serata quasi da dimenticare per le prime due italiane impegnate nella gara di andata dei sedicesimi di Coppa Uefa. E se il Milan può ancora sperare di capitalizzare il gol segnato in trasferta, la Samp è chiamata al miracolo nella gara di ritorno contro una squadra che alla vigilia veniva ritenuta assolutamente alla sua portata.
A Brema i rossoneri non si aspettavano certo una gara semplice e, alla resa dei conti, un pareggio può anche considerarsi un risultato dignitoso. Il guaio è che, come accaduto spesso in questa stagione, il Milan non è riuscito a chiudere la gara, ritrovandosi poi raggiunto tra mille rimpianti.
Ancelotti ha cercato di tappare le falle, viste le assenze di Kakà, Beckham e Pato, reinventando anche una difesa più volte messa in discussione nel corso della stagione. Davanti è tornato a farsi vedere Inzaghi, che ancora una volta ha dimostrato il feeling con la rete (66esima in campo internazionale), mettendo a segno il gol che ha tenuto avanti il Milan per cinquanta minuti abbondanti.
Alla fine è arrivato il pareggio del Werder, assolutamente meritato, se si considera il forcing finale dei tedeschi. E ancora una volta il Milan si trova a dover rimpiangere un risultato gettato al vento, sebbene abbia tutte le armi per imporsi nel ritorno tra le mura amiche.
Anche Mazzarri avrebbe preferito giocare l’andata lontano da casa, ritrovandosi invece a dover compiere una vera impresa nella fredda Ucraina. se vuole continuare a cullare sogni di gloria.
La Samp “ammirata” ieri contro il Metalist non ha nulla a che vedere con quella che solo quattro giorni fa ha costretto la Juve al pareggio casalingo. Il duo Cassano-Bellucci non ha offerto una prestazione all’altezza della situazione, ma tutta la squadra è sembrata poco calata nel clima-partita.
Ed alla fine, lo 0-1 non fa una piega e costringe i blucerchiati a partire per l’est con la consapevolezza di chi sa di essere con un piede e mezzo fuori dall’Europa. In bocca al lupo!