Cagliari – Milan, i sardi rischiano una nuova sconfitta a tavolino

Questa volta non accade tutto all’ultimo minuto come qualche mese fa quando il Cagliari perse a tavolino la partita contro la Roma. Stavolta si sa da prima, molto prima: lo stadio Is Arenas non è a norma. Il prefetto di Cagliari non ha dato l’ok a disputare la partita perché l’impianto ha diverse pecche e quindi non è adatto a disputare una gara così delicata, visto l’ampio afflusso di pubblico che ci si attende. Ma Cellino, come sempre, non ci sta.

Il presidente del Cagliari vuole che una partita così importante sia giocata in casa, davanti al proprio pubblico, e non nel “continente”, perciò ha speso oltre un milione di euro per installare le telecamere che la Prefettura aveva chiesto. Ma non è sufficiente. Nonostante, come dice il presidente dei sardi, ci siano più telecamere che seggiolini, per la sicurezza dell’impianto servono ancora alcuni cancelli e vanno sistemate le fogne. Tutti lavori che, visti i problemi del Comune di Quartu Sant’Elena che ha diversi amministratori impossibilitati ad agire per problemi di forza maggiore, non si possono risolvere in pochi giorni.

Il braccio di ferro ora è tra Cellino che non vuol portare nuovamente il suo Cagliari a giocare una gara sulla terraferma, ed il prefetto che non è intenzionato a dare l’agibilità. L’unica speranza è che venga vietata la trasferta ai tifosi milanisti. In questo caso, con un numero inferiore di spettatori, l’ordine pubblico sarebbe garantito. Se però questa soluzione non fosse accordata, il Cagliari si dovrà spostare o rischierà di perdere la seconda partita a tavolino della stagione.

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