Un trasferimento sfumato sul più bello, che ha lasciato strascichi pesanti sulla pelle del diretto interessato, convinto ormai di cambiare casacca e richiamato alla base in fretta e furia. La vicenda è quella di Marteen Stekelenburg, fino a qualche mese fa titolare indiscusso nella Roma ed ora messo da parte per far posto a Goicoechea. Il numero uno olandese era volato ieri alla volta di Londra, pronto a firmare con il Fulham, che gli avrebbe garantito il posto da titolare.
All’ultimo momento, però, è stato richiamato a Trigoria, visto che la Roma non è riuscita a trovare un sostituto nell’ultima sessione di mercato. Stekelenburg è profondamente deluso per la trattativa non andata a buon fine ed ammette che riprendersi dalla delusione è tutt’altro che facile:
E’ un peccato veramente che sia finita così, mi ci vorrà tempo per riprendermi. Ero contento di andare in Inghilterra, anche perché avrei potuto giocare. Ma sono un professionista e adesso il mio obiettivo è tornare titolare con la maglia della Roma.
L’ex titolare giallorosso butta giù l’amaro boccone e promette di impegnarsi al massimo per riconquistare il posto che gli è stato tolto. Missione tutt’altro che facile, visti i rapporti non proprio idilliaci con mister Zeman, peggiorati dall’intervista rilasciata dal portiere qualche settimana fa. Il numero uno, comunque, non ha nulla da rimproverare alla società ed ammette che la Roma era stata chiara, dicendo sì alla cessione, ma solo dopo aver raggiunto l’accordo con un altro portiere:
Non posso incolpare nessuno in questa storia. La Roma dall’inizio è stata chiara dicendomi che mi avrebbe ceduto solamente se avesse trovato un altro portiere adeguato. I club erano d’accordo su questo punto. E anche io e il mio agente ne eravamo consapevoli. Personalmente avevamo concluso l’affare col Fulham e l’attesa è stata tutta per il mio sostituto a Roma. Purtroppo non lo hanno trovato e questa è la realtà.
Insomma, Steke resta a Roma obtorto collo e spera nell’aiuto divino per riconquistare la maglia perduta.
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