Nel bene o nel male finisce sempre in prima pagina. Lui è Luca Toni, attaccante del Bayern Monaco e della nazionale italiana, finito negli ultimi tempi sulle copertine delle riviste patinate per vicende che vanno al di là del fatto puramente sportivo.
Stavolta invece è la sua capacità di attaccante a venir messa in discussione e non da uno sconosciuto e poco esperto giornalista, ma da Franz Beckenbauer in persona, un mito del calcio tedesco, nonché presidente del club bavarese:
Luca Toni è un tipico attaccante italiano, che vede solo se stesso, la palla e la porta.
La stilettata di Kaiser Franz arriva all’indomani della gara contro il Borussia, durante la quale l’attaccante italiano non ha dato certo prova delle proprie capacità di goleador di razza, fallendo diverse occasioni da gol. Al 72′ poi è arrivata la sostituzione (poco gradita, tra l’altro) e subito dopo la doppietta di Klose, che ha permesso al Bayern di conquistare i tre punti e di portarsi ad una sola lunghezza dall’Hoffenheim primo in classifica. Una sostituzione benedetta dal presidente, che in questo periodo sembra non avere troppo in simpatia l’attaccante azzurro:
Klose soffre molto quando c’è Toni. Dopo la sostituzione di Toni, Klose ha avuto più spazio.
A difendere il nostro ariete arriva la dichiarazione di Jurgen Klinsmann, allenatore del club tedesco, che non vuole assolutamente sentir parlare di un caso-Toni:
Non esistono discussioni su Luca Toni. Il titolare è lui. La coppia con Klose? Insieme stanno benissimo, sono entrambi affamati di gol. E poi un certo grado di egoismo è normale per un attaccante.
E se lo dice lui che è stato uno dei più forti attaccanti tedeschi, c’è da credergli. E poi forse non è nemmeno giusto gettare la croce addosso a colui che lo scorso anno è stato il capocannoniere della Bundesliga, anche grazie al suo egoismo tipicamente italiano (come direbbe Beckenbauer).