Siamo agli sgoccioli (speriamo) del processo sul calcio scommesse e a breve dovrebbero arrivare le prime condanne. Sul penale c’è poco o niente, ancora non si conoscono i nomi dei calciatori che rischiano, ma pare non ci siano grossi pericoli. Il problema è la giustizia sportiva che porterà con sé numerose squalifiche. Tra i tesserati che rischiano di saltare diversi mesi per omessa denuncia però non dovrebbe esserci Antonio Conte.
A scagionarlo sarebbero alcuni ex giocatori del Bari come Lanzafame, Gillet ed il suo vice Stellini che parlano di riunioni in palestra per organizzare le partite lontane dall’allenatore, anche se nessuno dà la piena certezza sulla completa estraneità di Conte. Il tecnico intanto si dà del “co…e” in quanto dice di non essersi accorto di nulla, anche se nutriva alcuni sospetti.
Non mi sono mai accorto di qualcosa di anomalo accaduto quando allenavo il Bari. Prima della partita con la Salernitana eravamo in festa. Tra i tifosi c’era un forte gemellaggio. Ho riscontrato una sola anomalia: quando la Salernitana segnava si abbracciavano i nostri tifosi con quelli campani.
E sulla famosa riunione lui nega di esserci andato (su questo concordano tutte le versioni) e aggiunge
Prima della partita dissi di stare molto attenti onde evitare del chiacchiericcio.
Insomma, la linea difensiva dell’allenatore della Juventus era che le sconfitte contro Salernitana e Treviso sono arrivate, almeno dal suo punto di vista, solo perché il Bari aveva già raggiunto il suo obiettivo e dunque era meno motivato degli avversari. Se poi ci fossero accordi e bustarelle, lui non ne era a conoscenza, altrimenti ha ammesso che “avrebbe staccato la testa” ad ognuno dei suoi ragazzi.
Se dietro una partita come quella con la Salernitana c’è un accordo in denaro così importante, mi viene da piangere a sapere che ci stanno dei soldi dietro e che fanno anche i figli di puttana
ha concluso. L’unico che potrebbe inguaiare Conte è l’attaccante Kutuzov che, seppur affermando che l’allenatore non era mai entrato in prima persona nelle combine, prima della famosa partita contro la Salernitana disse che “era con loro” e che rispettava la decisione della squadra di impegnarsi o meno. Certo, questa frase può avere molte interpretazioni e Conte può averla pronunciata perché sapeva che, visto il gemellaggio tra le due squadre, era quasi scontato che la squadra salva permettesse a quella in bilico di vincere. Ma che ci fossero soldi in ballo non è detto che fosse noto. A breve dovrebbero essere resi noti i nomi dei 27 giocatori indagati, ma a quanto sembra sono tutti ex Bari sparsi ormai in giro per i club italiani.
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