Ricordate il famoso gol anti-fair play? Così era stato ribattezzato il gol di Luiz Adriano della scorsa settimana quando, contro il Nordsjaelland, per recuperare dallo svantaggio non restituì il pallone al portiere avversario dopo lo stop dell’arbitro, ma andò a segnare con i difensori fermi. Al momento suscitò tante polemiche, specialmente perché in campo internazionale i dirigenti di Uefa e Fifa ci tengono a fare in modo che i calciatori diano il buon esempio. Ebbene, ora l’attaccante pagherà la sua scelta.
La pena è simbolica e cioè la squalifica per una giornata in cui probabilmente il brasiliano non sarebbe nemmeno sceso in campo perché lo Shakhtar è già qualificato, ma resta comunque il gesto. Insieme a questa squalifica inoltre, Luiz Adriano è stato anche a condannato ad una sorta di “lavori socialmente utili”, e cioè prestare servizio calcistico per un giorno all’interno di una comunità. Un bel gesto da parte dell’Uefa che alla fine non lede nessuno ma infligge una punizione giusta.
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