L’inizio di stagione di Paul Pogba, il giovane centrocampista francese della Juventus, è andato sicuramente oltre le più rosee aspettative. Pogba ha tracciato un bilancio di questa prima parte dell’esperienza in Italia, che i tifosi della Juventus ovviamente si augurano possa essere soltanto l’alba di qualcosa di più grande e importante, tale da durare anche nei prossimi anni. Il giovane francese si mostra sveglio, furbo e anche onesto nel rispondere alle domande de l’Equipe.
PUNIZIONE – Ad esempio, ha ammesso che la punizione di Conte per via dei ritardi agli allenamenti è giusta e non va criticata:
È stato un malinteso, ma l’allenatore ha deciso così e mi sembra normale. È stata una buona lezione. A parte questo comunque, i miei primi mesi alla Juventus sono andati molto bene, ho giocato, segnato da titolare, ma adesso non devo fare l’errore di accontentarmi. Una carriera non si limita a un paio di partite. In ogni caso non avrei mai immaginato un esordio simile, o forse l’avevo immaginato ma poi quando ti capita è sempre una sorpresa. In fondo però sono andato alla Juve per questo. Per avere il massimo.
UMILTA’ – Piacere, orgoglio e felicità. Sono queste le sensazioni che prova Pogba nel leggere il suo nome nelle prime pagine dei giornali, ma l’importante, dice, è rimanere umili:
Fa piacere finire in prima pagina dei giornali, ma bisogna restare umili. Bisogna continuare a lavorare. Spero di riempirne ancora di prime pagine, magari perché avrò vinto il campionato o la Champions.
NAZIONALE – Altro argomento scottante è quello della nazionale francese: il commissario tecnico Deschamps lo ha escluso dai convocati per la sfida contro l’Italia perché troppo “acerbo”. Lui accetta con classe:
Non ci penso ancora. Deschamps ha ragione, devo prima superare certe tappe. Ma gioco in un grande club dove posso migliorarmi. Poi, si vedrà. Comunque mi ha sorpreso che si parlasse di me come candidato per una maglia della Francia, non pensavo potesse accadare così velocemente. Tutto questo stimola. Quando senti Deschamps che parla di te come il futuro dei Bleus non può che farti piacere.
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