Il Milan si è già stancato di M’Baye Niang, il talento ex Caen arrivato a Milano solo per creare disastri. Lo avevano soprannominato il nuovo Henry, ed invece pian piano lo hanno accostato sempre più a Balotelli non tanto per le giocate ma per le sciocchezze che compie fuori dal campo. Se davvero partisse a gennaio come si dice, non verrà ricordato dai tifosi milanisti per un gol o una gran partita, ma per essersi fatto beccare a guidare senza patente o per essere scappato dal ritiro della nazionale per andare in discoteca.
In pochi mesi Niang ne ha combinate tante, e così è stato relegato in Primavera dove peraltro ha giocato poco e niente. La società, che ora ha ben altri pensieri, non ha intenzione di sopportarlo a lungo, e così ha deciso di venderlo a titolo definitivo soltanto per la cifra pagata al Caen la scorsa estate, 2 milioni di euro. La decisione, a nostro parere, è inspiegabile perché avrebbe avuto più senso un prestito, magari in qualche realtà più piccola della Serie B o in qualche provinciale di A in modo da farlo crescere. Dopotutto si è avuta pazienza con tanti giocatori, perché non la si dovrebbe avere per un potenziale talento?
INGLESI AVVOLTOI – Evidentemente la pazienza è tutta per Allegri e per Pato, non per un giovane interessante che a 17 anni forse è fin troppo turbolento. Questo lo hanno capito al volo in Inghilterra dove già Arsenal ed Everton si sono fatte avanti. Se poi Niang dovesse esplodere e diventare davvero il nuovo Henry, a Milanello ci sarà chi si mangerà le mani.
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