Fino a pochi mesi fa Daniele De Rossi era incedibile. Ora però che la squadra gira senza di lui e che Zeman non nasconde più la possibilità di farne a meno (“Bradley e De Rossi si equivalgono” ha detto ieri a fine gara), la società comincia a maturare l’idea di far cassa per costruire una rosa ricca di campioni e non soltanto più di scommesse.
A confermare questo pensiero non è un tifoso o un osservatore qualsiasi, ma Franco Baldini, direttore generale della Roma, che in un’intervista a SkyTg24 ha detto chiaramente:
In estate è stata ascoltata un’offerta fatta dal Manchester City, e se l’abbiamo ascoltata vuol dire che l’abbiamo presa in considerazione. Molti si dimenticano che i manager hanno il compito di gestire un club e hanno il compito di valutare tutte le opportunità, ma se non l’ascolti neanche come fai a valutarle? In quel caso l’abbiamo fatto poi è stato deciso di soprassedere e se dovesse arrivare un’altra offerta la riascolteremo, ma potremo tranquillamente decidere di soprassedere un’altra volta.
Insomma, De Rossi si può vendere ma non si svende. Le squadre su di lui sono sempre le stesse, le più ricche del mondo (Manchester City, PSG e Real Madrid), e dopo il rifiuto dei 37 milioni di qualche mese fa ora vedremo a quale cifra si può trattare.
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