Centocinque milioni di euro per assicurarsi le prestazioni di un solo giocatore: impossibile non trovarsi spiazzati di fronte ad un’offerta simile, impossibile chiudere la porta e rimandare il tutto al mittente con tanto di “no grazie”. Lo sa Kakà. lo sa Galliani, lo sa soprattutto patron Berlusconi, che nei giorni scorsi ha dato l’assenso alla trattativa.
Ed ora la palla passa proprio a lui, al Presidente del Consiglio, chiamato a decidere della sorte di uno suoi figli prediletti in un summit che si sta tenendo nella sua villa di Arcore. Con lui l’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, ed altri pezzi grossi della società che esprimeranno la propria opinione in merito alla trattativa dell’anno.
Ma c’è poco da discutere. Kakà sarà pure uno dei giocatori più forti del mondo, ma con la sua vendita il Milan si assicurerebbe un pezzo di futuro, incassando i soldi necessari a rinforzare ogni reparto (e sappiamo quanto abbia bisogno di svecchiare e ricostruire). Il summit di Arcore quindi non potrà far altro che confermare quanto detto dai protagonisti negli ultimi giorni, sebbene la parola finale spetti al diretto interessato.
Intanto Galliani è atteso da un altro vertice, stavolta con il papà-procuratore del brasiliano, che più di ogni altro ha il potere di spingere il ragazzo nell’una o nell’altra direzione. Proprio in queste ore dovrebbe avvenire l’incontro decisivo in un albergo milanese, alla fine del quale le parti avranno le idee un po’ più chiare su una vicenda che rischia di diventare un vero incubo.
Per ora l’incubo è solo per il City, che dopo essere stato ad un passo dalla firma del giocatore, rischia di veder sfumare tutto all’ultimo momento. “Colpa” dei tifosi che continuano a riempire la cassetta della posta di Kakà di messaggi strappalacrime, ma colpa soprattutto del solito Real Madrid, che quando si tratta di grandi nomi, trova sempre il modo di mettersi in mezzo.
Come finirà? Lo sapremo presto. Speriamo…