E’ un Platini a 360° quello che si “espone” al fuoco di domande di Piero Chiambretti su Radio2 Rai. Il Presidente dell’Uefa parla a ruota libera di Pallone d’Oro, di calcioscommesse e di moviola in campo, ribadendo concetti già espressi negli anni scorsi, specie sull’uso della tecnologia sui campi di calcio.
L’ex fantasista della Juventus e della nazionale francese voterebbe volentieri per Pirlo nella corsa al Pallone d’Oro, pur ammettendo che la concorrenza è folta ed agguerrita:
Andrea sta giocando benissimo e può vincere il Pallone d’oro ma oltre a lui ci sono molti altri buoni candidati.
Difficile che il trofeo più ambito a livello personale possa uscire dai confini della penisola iberica, ma il parere del numero uno dell’Uefa è comunque un ottimo biglietto da visita per il regista della nazionale italiana. Quanto alla tecnologia in campo, Michel Platini non apre spiragli:
Ogni fuorigioco dovresti deciderlo con la tecnologia, come pure ogni calcio di punizione, ogni pallone uscito dal campo perché ogni volta l’arbitro può sbagliare. Quanto dovrebbero durare, allora, le partite? Quattro o cinque ore? Sui gol si può avere un errore di tre centimetri, troppi perché si possa essere al riparo da errori. Al contrario cinque arbitri possono vedere tutto e se sbagliano vuol dire che devono fare un altro mestiere.
L’ultima battuta è per il calcio scommesse, piaga che sembra interessare tutto il calcio italiano (e non solo) a diversi livelli. Platini non ha dubbi in proposito e si augura che i responsabili vengano allontanati per sempre dal mondo del calcio:
Chi ha venduto le partite non deve più giocare a pallone. Farina? Ha fatto bene a denunciare le combine, è una brava persona e deve essere una bandiera importante del calcio europeo e mondiale. Gli faccio i miei complimenti.
Complimenti sicuramente accettati dal diretto interessato, che però si ritrova ad allenare le giovanili dell’Aston Villa, quando potrebbe ancora correre e sudare nel calcio professionistico.
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