E’ stata una giornata tutto sommato positiva quella degli arbitri italiani in quanto sono state prese tante decisioni difficili e quasi tutte nella maniera corretta. Migliorata anche la gestione dei cartellini (esemplare è Parma-Sampdoria con l’espulsione di Romero per chiara occasione da gol, ma solo l’ammonizione per Mirante perché l’avversario era lontano dalla porta). Ma non tutto è filato liscio. In due partite ci sono stati errori gravi, uno che ha influenzato il risultato e l’altro che l’ha proprio falsato. Andiamo a vedere.
La gara falsata è Chievo-Fiorentina finita 1-1. Qui manca un rigore nettissimo ai viola per uno sgambetto di Jokic su Roncaglia. C’era una selva di gambe e forse l’arbitro era impallato, ma il tocco è evidente e guardalinee e arbitro di porta avrebbero potuto fare meglio. Inoltre manca un’espulsione sacrosanta per Dramè che già ammonito compie per due volte falli da cartellino giallo, ma viene sempre graziato.
RIGORE MANCATO – L’altra gara che susciterà non poche polemiche è Inter-Catania. E’ vero che è finita 2-0, ma prima del gol di Palacio c’era un rigore grande quanto una casa su Gomez per fallo di Guarin, tanto che a fine partita anche Stramaccioni ha ammesso che fosse penalty. L’arbitro Russo era lontano ma l’arbitro di porta era a 3 metri e non può non aver visto. Sarebbe potuto essere l’1-1 ed invece di lì a poco è arrivato il secondo gol dei nerazzurri. Giuste le interpretazioni su tutti gli altri episodi in Serie A.
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