Chi si aspettava ieri una riduzione della squalifica per Antonio Conte sarà rimasto deluso solo a metà. Dal mattino è slittato tutto al pomeriggio e poi, poche ore prima della partita contro lo Shaktar, è arrivato il rinvio definitivo a venerdì. E non è detto che sia quello definitivo. Il Tnas ha sì acquisito come prova il certificato medico prodotto dalla Juve per dimostrare che all’epoca dei fatti contestati, il calciatore Mastronunzio fu escluso dalla partita non per problemi di combine, ma perché infortunato, ma potrebbe non essere sufficiente.
Per come stanno le cose in questo momento, il più è fatto. Resta in ballo solo la testimonianza dello stesso Mastronunzio, che l’avvocato di Conte Giulia Bongiorno ritiene fondamentale. Se il calciatore ammettesse che i motivi dietro il suo mancato utilizzo fossero soltanto di natura tecnica, si potrebbe persino arrivare al proscioglimento dell’allenatore, altrimenti ci potrebbe essere uno sconto di 5-6 mesi. Il problema è proprio l’audizione.
RITORNO A DICEMBRE? – Inizialmente il tribunale aveva ammesso di voler sentire il calciatore, rinviando il giudizio a sabato. All’atto definitivo invece ha rinviato tutto a venerdì, escludendo qualsiasi testimonianza (l’avvocato della Federcalcio aveva chiesto di risentire pure Carobbio). Alla fine venerdì, se non ci saranno sorprese, si dovrebbe sapere quale sarà la definitiva squalifica di Conte che, stando alle previsioni, dovrebbe tornare o poco prima della pausa natalizia, o al massimo subito dopo.
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