I 4 gol subiti dalla Juventus sono stati probabilmente la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Un vaso colmo già da tempo per ben altri motivi. Il progetto Zeman, e più in generale il progetto americano della Roma, è fallito, ed ora che il castello di carte si sta sgretolando, si salvi chi può. La triade romanista Baldini-Fenucci-Sabatini nel giro di pochi giorni si potrebbe dissolvere.
Franco Baldini ha infatti in mano un contratto da direttore sportivo al Tottenham grazie ai suoi contatti in Inghilterra dopo l’esperienza al fianco di Fabio Capello. Claudio Fenucci andrà a fare l’amministrato delegato del Milan, con Galliani che lascia la sua posizione per fare il Presidente della Lega Calcio; Walter Sabatini invece potrebbe non rinnovare il suo contratto in scadenza.
E GLI AMERICANI? – Oggi però James Pallotta non rischia di non trovare nessuno ad accoglierlo al suo arrivo a Fiumicino. Il presidente giallorosso, di ritorno da Boston, troverà ancora lì i suoi tre principali collaboratori in quanto questi non lasceranno la società immediatamente, ma soltanto nei prossimi mesi. Il primo a fare un passo indietro sarà Baldini che dopo aver visto bocciare tutte le sue scelte (la più clamorosa fu la panchina a Luis Enrique) ha detto chiaro e tondo di volersi dimettere. Tanto di certo non resta disoccupato. Prima di andarsene Baldini non ha voluto risparmiare una stoccata alla società:
La Roma non è abituata alla vittoria, e nemmeno le manca, probabilmente.
Una frase che certamente i tifosi giallorossi non apprezzeranno molto. Per lui l’addio è questione di giorni, settimane al massimo. La scelta di Fenucci invece è stata quasi obbligata. Il suo omologo americano Pannes infatti da un anno viene considerato molto più di lui, e visto che si sente messo da parte e gli è stata offerta la possibilità di entrare nella dirigenza di uno dei club più famosi del mondo, non se l’è lasciata sfuggire. Ma per lui i tempi sono più lunghi. Bisogna infatti liberare il posto occupato da Galliani, anche se di fatto sin da oggi non lavorerà più per l’AS Roma. Ufficialmente andrà al Milan per soprintendere i lavori per lo stadio, ma appena Galliani diventerà Presidente di Lega prenderà il suo posto.
ULTIMO SUPERSTITE – Per ora invece Sabatini rimane al suo posto, ma solo per questa stagione. Uno sfogo la dice lunga sul suo stato d’animo
Molti giocatori sono stati sopravvalutati.
Non sappiamo a chi fosse riferita questa frase, ma certo che tra i vari Piris, Balzaretti, Destro e tanti altri flop o semi-flop dell’ultimo mercato giallorosso, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Sabatini è intenzionato a far scadere il suo contratto (giugno 2013) e poi prendere una decisione. Oggi intanto arriva Pallotta e stasera ci sarà una riunione con i dirigenti della Roma. Resta da capire quante sedie vuote ci saranno.
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Roberto Traica 2 Ottobre 2012 il 11:14
Di sedie ce ne sarebbero tante da lasciare libere , il primo che doveva andar via e invece l’ultimo a lasciare.
Marco Mancini 2 Ottobre 2012 il 12:37
@Roberto Traica: è difficile mandar via Zeman con l’aria che tira. Ha ancora la fiducia dei tifosi, o almeno parte di essi, e a meno che non continui a subire 4 gol a partita penso rimarrà fino alla fine della stagione
Valter Moretti 2 Ottobre 2012 il 13:20
@Marco Mancini: @Marco Mancini: @Marco Mancini: Se avessero la onestà di dire che la lotta contro la famiglia Sensi è stato un grave errore e voler trasformare la Roma nel Barcellona de testaccio un fallimento, con un allenatore spagnolo,con giocatori di serie B …..adesso è colpa di Zeman? magari ancora di Totti!! Il progetto di Baldini e la sua filosofia è fallita!! con Spalletti e senza grandi dg e calciatori di tutte le lingue da comperare abbiammo vinto e molto!
Anonimo 2 Ottobre 2012 il 15:45
@Valter Moretti:
per essere precisi non abbiamo vinto nulla, nemmeno con Spalletti, un grandissimo allenatore…. ma è vero che non abbiamo la freddezza dei vincenti…. abbiamo tanto cuore e tantissimo animo, ma non sappiamo affrontare le partite decisive… dobbiamo imparare ancora. è proprio per questo motivo che Zeman non è un allenatore che fa per noi… ha caricato i giocatori come delle torce per la partita contro la Juve e come torce si sono accese ed hanno sfiammato, al 20° eravamo 3 a 0, il primo tempo potevamo chiuderlo a 6 a 0… impariamo dai nostri errori… abbiamo regalato giocatori negli ultimi anni da far paura… mezza serie A sono ex giocatori della Roma, nelle casse della Roma non sono mai entrati importi importanti… come è possibile….
Marco Mancini 2 Ottobre 2012 il 17:04
@: secondo me la strada intrapresa quest’anno era buona. A parte qualche acquisto discutibile per il resto la squadra era da 2-3° posto. Il problema è l’allenatore. L’anno scorso con Luis Enrique, quest’anno con Zeman. Non puoi avere una Ferrari e metterci alla guida un neopatentato o un vecchio di settant’anni. Ci vogliono allenatori vincenti. non per altro con Capello la Roma ha vinto lo scudetto. Secondo me con questi giocatori più un terzino destro buono e un allenatore di buon livello, tipo appunto Spalletti o Ancelotti, lo scudetto si può vincere, e se non si vince almeno in Champions League si arriva.