Manca più di un anno al fischio d’inizio del mondiale sudafricano, ma già un gran numero di italiani deve incassare una pesante scontitta. L’ennesima, ma non l’ultima, ahinoi…
Sky e Rai hanno trovato un accordo per la diffusione delle immagini delle prossime rassegne planetarie (quella del 2010 in Sudafrica e quella del 2014 in Brasile) e, tanto per cambiare, a rimetterci sarà l’utente affezionato alla tv pubblica, che si troverà costretto a rinunciare a gran parte delle gare.
Su un totale di 64 incontri per ogni edizione, la Rai ne trasmetterà infatti solo 25, lasciando il grosso alla tv a pagamento, che potrà contare sull’esclusiva di 39 partite.
C’è sodisfazione in casa Sky per il risultato raggiunto (e vorremmo ben vedere!). A parlare è l’amministratore delegato della pay tv, Tom Mockridge:
Per Sky questo accordo rappresenta un segnale di grande importanza agli abbonati ed è la conferma che Sky intende comunque continuare ad investire per garantire un arricchimento continuo dell’offerta in tutti i campi, proponendo quanto di meglio sia disponibile nel mondo.
Soddisfazione comprensibile, ci mancherebbe, ma viene da chiedersi dove andremo a finire di questo passo e quante sconfitte dovrà ancora sopportare l’italiano che non può o non vuole arrendersi alla moda della pay-tv. Passi pure l’acquisizione dei diritti della Confederation Cup (altra conquista di Sky), kermesse importante, ma non tale da incollare alla tv milioni e milioni di telespettatori in piena estate. Ma almeno per i mondiali la tv di Stato poteva fare uno sforzo in più, considerando che gli italiani pagano un canone per poter godere dei suoi servizi. 107,50 euro per vedere cosa? Vergogna Mamma Rai!
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