Un nuovo processo sta per aprirsi, denominato “Calcioscandalo“, e che ha come protagonista ancora una volta Luciano Moggi. Solo che stavolta, forte dell’assoluzione dall’accusa di associazione a delinquere dello scorso processo, Big Luciano parte al contrattacco, e per provare la sua innocenza chiama a testimoniare quasi cinquecento persone.
Per la precisione sono stati 498 i nomi fatti da Moggi, tra cui tantissimi presidenti di A dei campionati 2004/05 e 2005/06, dirigenti federali, ed anche il Presidente del Consiglio (in quanto presidente del Milan) Silvio Berlusconi. Stando ai numeri, Moggi vince ancora contro i pm che indagano contro di lui, 498 a 108. I pubblici ministeri Beatrice e Narducci porteranno a testimoniare molti nomi noti, da Zeman ad Ancelotti, per un altro processo che si preannuncia rovente, anche più del precedente.
miki foggia 20 Maggio 2010 il 17:17
Cosa pensano gli sportivi Italiani,
Riportato:
Per circa il 70% degli italiani la Juventus è parte lesa del processo Calciopoli.
Ad un sondaggio lanciato da Mediaset dove si chiedeva se il club juventino fosse parte lesa in seguito alla fuoriuscita di nuove intercettazioni telefoniche, hanno risposto
“Si: è stata l’unica realmente punita” il 68% dei votanti, e “No: eventuali colpe di altri non cancellano quelle della Juve” dal 32%.
I tifosi italiani quindi vedono Moggi e compagni come vittime di Calciopoli, la Juventus è capro espiatorio di un “sistema” che a quanto pare non faceva capo al solo padrino big Luciano.
La Figc è ora molto attenta allo svolgersi della vicenda. Moratti, Galliani, Facchetti e altri dirigenti ed ex arbitri stanno avendo pulci di troppo in questi giorni. Qualcuno, come il presidente dell’Inter, si è concesso una sfuriata degna di nota:
“Ringraziamo la Federazione per la gentilezza della quale facevamo volentieri a meno. La citazione di Facchetti rivela una mancanza di gusto. Se Facchetti fosse qui con noi, si potrebbe difendere benissimo soprattutto perché non avrebbe niente da nascondere”.
Certo che la vicenda Calciopoli si rivela essere più imprevedibile di quanto ci si aspettasse. Ieri sera al Chiambretti Night era ospite il direttore di Libero Feltri,
che esplicitamente dichiarato che gli scudetti da riconsegnare alla Juventus (o da togliere all’Inter, fate voi) per i tifosi possono essere buttati “lì dove si va per tirare lo sciacquone”. Sante parole: staremo a vedere.