Ormai non si pensa più “se” sostituire Allegri, ma soltanto “quando”. Se il Milan dovesse fallire anche la prossima partita contro l’Udinese, la sostituzione avverrebbe già domenica sera, altrimenti ci sarebbe al primo passo falso. Sì ma con chi? Al momento il nome più in voga è quello di Tassotti, attualmente vice di Allegri e che essendo uno che ha sempre vestito i colori rossoneri conosce bene l’ambiente e potrebbe riportare quella serenità che serve alla squadra.
Vista la poca esperienza però, la dirigenza vorrebbe affiancargli una spalla, e dopo la sfuriata di ieri con tanto di spintoni tra Allegri e Inzaghi, si è deciso di lasciare Superpippo agli Allievi ancora per un altro anno almeno. E allora chi affiancare a Tassotti? Visto che è preparato ma ha un carattere mite, ci vorrebbe un leader, uno che fa letteralmente “paura” alla squadra, ma che fosse allo stesso tempo rispettato. Per questo Berlusconi avrebbe pensato a Gattuso.
PERCHE’ RINGHIO – Il centrocampista, anche lui epurato da Allegri, non ha mai nascosto la sua volontà di diventare allenatore, ma per ora sta ancora giocando. Ha un contratto con il Sion, e a quanto pare da vero uomo del Sud è intenzionato a mantenere la parola data. I soliti ben informati raccontano di una telefonata avvenuta ieri tra Ringhio e proprio il padre e padrone del Milan che tentava di convincerlo a sostituire Allegri, ma Gattuso ha cortesemente rifiutato, volendo prima di tutto terminare il suo contratto con il club svizzero.
A quanto pare però la dirigenza non si vuol affidare ad un esterno per due motivi essenzialmente: dovrebbe ricominciare tutto daccapo e non c’è tempo, e costerebbe troppo alle casse rossonere, sia in termini di stipendio che di campagna acquisti. E questo dunque ci riporta alla domanda iniziale: quando verrà rimpiazzato Allegri? Probabilmente quando verrà trovato un sostituto all’altezza.
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