Zlatan Ibrahimovic non avrebbe mai voluto imparare il francese alla corte di Carlo Ancelotti. Lo svedese voleva restare in rossonero ancora per un po’ e cercare di contribuire alla causa del Milan per qualche altra stagione. Perché allora ha preparato la valigia per trasferirsi al Paris Saint Germain? I motivi della decisione arrivano dalla voce di Adriano Galliani, che parla di scelta dettata dalla necessità di pareggiare il bilancio.
L’amministratore delegato del Diavolo ha ammesso che l’attaccante non voleva lasciare Milano ed era stato rassicurato sulla riconferma anche per la stagione in corso. Poi la situazione è cambiata, Ibra è finito al Psg e da quel giorno ha deciso di interrompere i rapporti con Galliani:
Da quando è andato al Paris Saint Germain, Ibrahimovic non mi parla più e non posso avercela con lui perché ha assolutamente ragione. Ibrahimovic non voleva lasciare il Milan, ma noi abbiamo dovuto venderlo. Gli avevo promesso che sarebbe rimasto. La domenica dell’ultima giornata di campionato è venuto a casa mia con il suo agente Mino Raiola e l’ho rassicurato che sarebbe rimasto. Ma ci sono state circostanze che hanno spinto il club a riflettere. E tutto è cambiato. Sarebbe stato impossibile pareggiare il bilancio senza rimuovere gli stipendi più pesanti. Così abbiamo preso la dolorosa ma necessaria decisione di vendere due grandi calciatori, i più pagati del Milan. E’ stata una scelta economica che condivido assolutamente.
La risposta dello svedese non si è fatta attendere:
Nessuno mi deve niente e la mia cessione non è colpa di nessuno. Il Milan rimane comunque il Milan e io sono solo un altro giocatore che è andato via, ma Galliani e il Milan appartengono al passato e la cosa non ha più importanza.
Insomma, per una volta Zlatan Ibrahimovic non fa la figura del mercenario né di quello che inventa strani mal di pancia per cambiare aria. Se il Milan si ritrova senza un attaccante da venti gol e passa a stagione la colpa è solo del bilancio.
[Photo Credits | Getty Images]
Commenti (1)