Calciomercato, i top e i flop della Serie A

di Redazione 1

Il mercato in Serie A è ormai chiuso e siamo rimasti tutti un po’ delusi quando ieri, a differenza del solito, non ci sono stati i fuochi d’artificio poco prima del triplice fischio finale. Ora che le rose sono complete (a parte qualche cessione nei pochi campionati in cui il mercato è ancora aperto come quello russo o turco), possiamo valutare il calciomercato del nostro campionato. Un campionato che ha visto partire diversi campioni, ma ha visto arrivare alcuni calciatori interessanti.

La squadra che si è comportata meglio in questa finestra è senza dubbio la Juventus. Non possiamo darle un 10 perché alla fine il top player non è arrivato, ma chissà che questo Bendtner non esploda proprio a Torino. Bisogna comunque rendere merito a Marotta e Paratici di aver fatto un’ottima campagna acquisti, facendo arrivare gente come Asamoah, Isla, Pogba e Giovinco, puntando sulle scommesse come Lucio a parametro zero e Bendtner low cost, e soprattutto non facendo partire nessuno dei big, cosa che non tutte le squadre italiane possono vantare. Il voto che diamo al mercato della Juve è 9.

 I TOP – Tra i top va citata sicuramente la Fiorentina, a mio avviso la seconda squadra che si è comportata meglio sul mercato. I viola partivano da una situazione disastrosa con molti big che volevano cambiare aria (vedi Montolivo) ed il morale sotto i tacchetti. Trattenendo Jovetic si è dato un buon segnale e gli ingaggi di Valero, Aquilani, Viviano e tanti altri giocatori l’hanno completamente trasformata. Manca il salto di qualità che poteva essere Berbatov o Babel, vedremo se Toni riuscirà a garantire almeno una decina di gol pesanti. Voto 8.

Appena più giù troviamo la Roma che a mio avviso ha perso qualcosa facendo partire Bojan. E’ vero che non era titolare, ma non si sa mai, un giocatore simile con il tridente può sempre tornare utile visto che copre tutti i ruoli d’attacco. La Roma però si è mossa bene visti gli arrivi di Bradley, Tachtsidis e Destro, e solo la partenza di Borini, compensata con l’ex senese, pesa un po’. Voto 7. A pari punti c’è anche l’Inter che per una volta non ha speso tanto ma ha fatto una campagna acquisti mirata. Palacio, Cassano, Handanovic, Pereira e Silvestre sono stati tutti colpi azzeccati e low cost, e l’essersi liberati di ingaggi importanti come quelli di Maicon e Julio Cesar è stato un ottimo colpo. Peccato per un attacco forse un po’ troppo leggero, ma in sostanza si può dire sia stato un buon mercato. Voto 7 anche per la Sampdoria che, pur sotto silenzio, ha messo a segno molti colpi importanti, da Maxi Lopez a Maresca, pur senza cedere giocatori importanti.

Abbastanza buono anche quello del Napoli che ha compensato la partenza di Lavezzi con l’arrivo di Insigne più qualche altro acquisto niente male. Sufficienza invece per Atalanta, Bologna (salvatosi all’ultimo con l’arrivo di Gilardino), Chievo, Genoa, Parma, Siena e Torino che, con mezzi abbastanza limitati, non si sono né indebolite né rafforzate troppo, e punteranno come sempre sull’agonismo più che sul talento.

 I FLOP – Tra i flop diamo un voto 5 al Catania che si è leggermente indebolito rispetto allo scorso anno, anche se perlopiù la formazione di base non è stata toccata. Leggera insufficienza anche per la Lazio che ha sì preso Ederson, ma ha fatto molto fumo e niente arrosto visto che il brasiliano è l’unico arrivo di peso; per il Palermo che si è molto indebolito senza compensare con gli arrivi, e per l’Udinese che come sempre ha fatto partire i suoi pezzi migliori ed ha ingaggiato molti giocatori interessanti che per ora sono un’incognita.

Insufficienze gravi per il Cagliari, che a fronte di partenze importanti come quelle di Canini e Lazzari non ha fatto corrispondere arrivi alla stessa altezza, ed al Milan che si è ripreso nel finale da uno zero spaccato ingaggiando De Jong e Bojan che vanno ad aggiungersi a Pazzini, Zapata e Montolivo, ma nel proseguio del campionato l’assenza di Thiago Silva e Ibrahimovic si farà sicuramente sentire. A loro inoltre vanno aggiunti gli addii di Cassano e di molti senatori come Nesta e Seedorf, dunque oltre il 5 non si può andare. Ma la squadra che senza dubbio si è comportata peggio in questa finestra di mercato è stato il Pescara. Con le partenze dei suoi tre migliori giocatori la permanenza in A era subito stata messa in dubbio. L’unico arrivo interessante è quello di Weiss, bisognerà valutare Modesto, ma per la maggior parte si tratta di giocatori buoni per la Serie B che in A non dureranno fino a Natale.

Photo Credits | Getty Images

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