Quello che è successo ieri pomeriggio è stato davvero da film. Tutto in poche ore. La nostra trama è cominciata in tarda mattinata quando la società della Fiorentina e quella del Manchester United avevano trovato l’accordo per Dimitar Berbatov: 5 milioni al club ed 1,8 all’anno per il calciatore. Biglietto pagato per l’aereo per sostenere le visite mediche e tutto pronto a Firenze per accogliere la punta che avrebbe portato i viola in Europa.
Tutto liscio, se non fosse che il volo da Manchester anziché essere diretto per l’Italia faceva scalo a Monaco di Baviera. Lì Berbatov ed il suo agente, durante il cambio di gate, hanno acceso il telefonino, ed hanno ricevuto l’offerta di Marotta che nel frattempo aveva trovato l’accordo con il Manchester United: 4,5 milioni più bonus al club, 2 milioni al calciatore. Tra i viola ed i bianconeri Berbatov ha preferito questi ultimi. Ma non finisce qui.
NUOVO RIPENSAMENTO – Durante il secondo cambio di gate per il volo che portava a Torino è arrivata una seconda telefonata, quella del Fulham. Anche il club londinese aveva trovato l’accordo con lo United a cifre simili a quelle della Juve, e allora clamoroso dietrofront: Berbatov ha preso subito il volo di ritorno ed è sbarcato a Londra dove nel giro di poche ore ha firmato per il Fulham.
Juventus e Fiorentina sono rimaste dunque a bocca asciutta, con in più anche i rapporti rovinati in quanto i viola ritengono la Juve responsabile di questa trattativa sfumata, e che mettono ora in dubbio anche l’arrivo di Jovetic in bianconero il prossimo anno. Anche la Juve è arrabbiata perché si ritrova senza il top player a 24 ore dalla chiusura del mercato, ed ora le pretese cominciano ad abbassarsi. Si parla infatti di Bendtner, o persino uno tra Borriello, Gilardino e Floccari (tanto vale non è meglio puntare su Matri-Quagliarella?). Ma chi ne esce peggio di tutti è il calcio italiano che dopo Van Persie vede un altro calciatore preferire trasferirsi in un club di poco fascino internazionale e storico come il Fulham piuttosto che sbarcare in un club italiano di tutto rispetto come la Juve o la Fiorentina. Qualcosa vorrà pur dire.
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