Il Genoa è chiamato a riscattare la stagione più deludente da quando è tornato in Serie A, e soprattutto a cancellare quella brutta immagine dei tifosi che bloccano la partita perché i loro giocatori non sono degni della maglia. E’ cambiato molto il Grifone dallo scorso campionato, ma non è detto che sia sufficiente a cambiarne la mentalità. Non sono mancati i giocatori, la rosa era competitiva anche l’anno scorso. Il problema era nello spogliatoio, nell’ambiente, e bisognerà vedere se quest’anno lì dentro qualcosa di nuovo ci sarà.
Intanto come sempre sul mercato Preziosi si è mosso molto. La partenza che fa più male è senza dubbio quella di Palacio, ma sono partiti tantissimi altri calciatori, da Kaladze a Costant, da Bolzoni ad Acquafresca, da Veloso e Dainelli. Sono arrivati però giocatori importanti, specialmente in difesa dove sono stati ingaggiati Canini e Von Bergen, e bisognerà vedere se si riusciranno a valorizzare, come spesso accade, molti giovani di belle speranze come i vari Piscitella, Verre o Bertolacci.
DALLA SALVEZZA ALL’EUROPA? Allenatore è stato confermato Gigi De Canio, il salvatore dello scorso anno che ha evitato la retrocessione in B, il quale anche quest’anno è stato chiamato ad un mezzo miracolo. La formazione tipo resta comunque di ottimo livello:
4-3-3: Frey; Tomovic, Antonelli, Von Bergen, Canini; Biondini, Kucka, Merkel; Jorgera, Jankovic, Gilardino.
Anche i sostituti sono all’altezza dei titolari, basti pensare ad Immobile, Tozser o Anselmo, ma come dicevamo, il problema non sono gli uomini. Se il Genoa dovesse trovare il giusto equilibrio, e soprattutto la giusta serenità, potrebbe anche sperare di raggiungere il sesto posto che manda ai play-off di Europa League. Ad ogni modo non pensiamo che una stagione disastrosa come quella dello scorso anno si potrà ripetere. De Canio non sarà un’allenatore da Champions League, ma è senza dubbio specializzato nelle salvezze.
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