Un triste risveglio per l’Italia appassionata di sport, allorché i tg olimpici (e non solo quelli) trasmettevano la notizia del marciatore Alex Schawzer, trovato positivo a sostanze proibite e fatto fuori dalla kermesse londinese. Una notizia che però non trova impreparati gli amanti del pallone, abituati ormai da anni (purtroppo) a veder crollare i propri miti sotto i peso di sostanze dopanti. Una tentazione che non ha risparmiato fenomeni veri del calcio mondiale (vedi Diego Armando Maradona) o giovani promesse mai espresse, come nel caso di Adrian Mutu.
IL CASO DI MARADONA. E allora andiamo a ricordare i casi più eclatanti di doping nel calcio, a partire proprio dal Pibe de Oro, trovato positivo nel corso dei Mondiali 1994 e cacciato a calci nel sedere dalla kermesse planetaria. Maradona provò a difendersi, dichiarando che il comitato organizzatore era a conoscenza della situazione (Diego veniva da un periodo di disintossicazione dalla cocaina e faceva uso di sostanze “palliative”) e che lo stesso comitato lo aveva pregato di partecipare ai Mondiali, garantendogli una sorta di immunità. Alla fine della fiera, comunque, il nome di Maradona diventò per qualche settimana il simbolo del doping.
MUTU IL RECIDIVO. Momenti tristi per la Mano de Dios, che comunque verrà ricordato come uno dei giocatori più forti di sempre, capace di conquistare da solo campionati e coppe e di incantare le folle con colpi da vero maestro. Una fortuna che non toccò ad altri colleghi meno famosi, primo fra tutti Adrian Mutu, cacciato dal Chelsea per uso di cocaina e tornato poi sulle prime pagine ai tempi della Fiorentina, quando venne trovato positivo alla Sibutramina. Nel passato più recente trova spazio anche la vicenda di Francesco Flachi, squalificato per 12 anni per uso di cocaina.
Maradona, Flachi, Mutu, storie diverse con un comune denominatore, il doping, un modo per aggirare l’ostacolo dell’allenamento e della fatica per arrivare dove le forze non arrivano. Come Alex Schawzer, appunto.
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Anonimo 24 Novembre 2012 il 16:35
MARADONA NON SI DOPAVA E VOI SIETE DI PARTE, ALTRO CHE INFORMAZIONE