Avrebbe potuto lasciare la Sicilia e trasferirsi al caldo di Dubai, per godersi una ricca “pensione” con la maglia dell’Al Nars di Walter Zenga. Ma alla fine Fabrizio Miccoli è rimasto a Palermo per continuar ad indossare la fascia di capitano agli ordini del neo allenatore Sannino. Non ha però rinnovato il contratto, preferendo andare in scadenza per poi decidere con calma del proprio futuro.
NIENTE RINNOVO. Il numero 10 rosanero ha le idee chiare sul proseguimento della sua carriera:
Zamparini ha detto che prima di rinnovarmi il contratto vuole vedere come sto fisicamente? E chi dice che io sono pronto a firmare il contratto che il presidente vuole sotttopormi? Anzi, ho deciso che andrò in scadenza e a giugno vedremo il da farsi. Potrei restare a Palermo o andare via e rendermi utile da qualche altra parte. Al momento non ho nessuna necessità di rinnovare il contratto. Sono rimasto a Palermo perché voglio diventare il giocatore più forte della storia rosanero. Non ho problemi di soldi e non sono qui per strappare ancora un contratto. Sono qui per rendermi utile. Dentro e fuori il campo. Da vero protagonista e da vero capitano.
IL BOTTA E RISPOSTA CON IL PRESIDENTE. Con Zamparini lo scontro dialettico è sempre aperto e Miccoli mostra di non avere peli sulla lingua:
Dice che sono sovrappeso? Meglio così. Lo dice ogni volta e ogni anno segno sedici o diciassette gol a stagione.
Quanto alla corte di Zenga, Miccoli ammette di aver pensato seriamente al trasferimento:
Con Zenga ci sentivamo ogni giorno. Lo voglio ringraziare perché mi ha dimostrato in ogni modo la voglia di portarmi nella sua squadra a Dubai. Avevamo anche raggiunto un accordo, ma poi il presidente Zamparini ha frenato tutto. Inoltre non me la sentivo di andare a Dubai senza la famiglia e senza i bambini. Spero di avere fatto ancora una volta la scelta giusta.
I tifosi del Palermo sentitamente ringraziano.
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