Calcio scommesse, tutti i deferiti a processo

di Redazione Commenta

Una notizia buona ed una cattiva per i tifosi bianconeri. Antonio Conte e Simone Pepe, i due tesserati coinvolti nello scandalo del calcio scommesse, entrambi per reati presunti commessi quando non vestivano la maglia juventina, vanno a processo. La buona notizia però è che i reati sportivi a loro contestati sono “soltanto” di omessa denuncia, un reato che può portare a circa 6 mesi di squalifica che, con patteggiamenti e riduzioni varie possono tradursi in poca roba. Resta da valutare invece la situazione di Bonucci che sembra più delicata.

 CHI RISCHIA GROSSO – Alla fine della requisitoria invece le uniche società che davvero ne escono male e rischiano grosso, anche la retrocessione d’ufficio, sono Lecce e Grosseto. Tra i calciatori a rischiare di più sono i due Masiello (Andrea e Salvatore), Belmonte, Parisi, Bellavista, Guberti, Marco Rossi, Bentivoglio, Carobbio, Gervasoni, Vives, l’ex presidente del Lecce Semeraro, l’ex dirigente del Grosseto Camilli, Mario Cassano, Bertani, Drascek, Gheller, Larrondo, Vitiello, Pellicori, Pesoli, Garlini, Bombardini, Passoni, Sala, Poloni, Coppola e Terzi per violazione dell’articolo sulla lealtà sportiva ed altri reati sportivi.

Tra gli altri tesserati coinvolti risultano per reati minori come omessa denuncia anche Angelozzi, Bortolo Mutti, Esposito, Stellini, Di Vaio, il team manager del Bologna Sanfelice, Da Costa Junior e l’intero staff di Antonio Conte, mentre per responsabilità oggettiva saranno giudicate le società Bari, Udinese, Portogruaro, Sampdoria, Siena, Bologna, Ancona, Novara, Torino, Varese, Albinoleffe. I primi verdetti sono attesi entro un paio di settimane.

Photo Credits | Getty Images

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