La Juventus è sicuramente la squadra più attiva sul mercato in questo mese di giugno, e dopo aver messo a segno il doppio colpo Isla e Asamoah ed aver riscattato Giaccherini e Giovinco continua la sua campagna di rinforzamento per il presente e per il futuro. E proprio per il futuro sta arrivando un grande colpo, l’acquisto del regista del Pescara Marco Verratti. Sul fronte top player invece bisognerà probabilmente aspettare la fine del mercato, intanto Wenger a parole ha bloccato il trasferimento del suo attaccante Van Persie.
VERRATTI Proprio in questi minuti in un noto albergo di Milano si sono incontrati il presidente del Pescara Sebastiani, alcuni dirigenti bianconeri e l’avvocato Di Campli che cura gli interessi di Verratti. Sembra così questione di ore il passaggio del promettente regista in bianconero. I dettagli dell’operazione sono noti, al Pescara andranno circa 7 milioni di euro, più un paio di giovani interessanti come Bouy (con parte dell’ingaggio pagato dalla Juve). Le due società si sono anche accordate sul futuro del ragazzo, che giocherà il prossimo campionato in serie A con la maglia del Pescara per non bruciare le tappe. Poi dalla prossima stagione potrebbe entare nella rosa della Juve, con il ruolo non facile di vice Pirlo.
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VAN PERSIE Marotta si sta muovendo molto bene in questo mercato e ha messo a segno diversi colpi importanti. I tifosi della Juve aspettano però una prima punta che faccia fare il salto di qualità all’attacco juventino, il tanto decantato Top Player. Uno dei nomi che sembrava più vicino ai bianconeri era Van Persie, ma il tecnico dell’ Arsenal Wenger ha raffredato la pista con dichiarazioni pesanti sul campionato italiano e sulla volontà dell’olandese di rimanere in Inghilterra:
Non c’è un motivo al mondo perché un grande giocatore come lui debba venire a giocare da voi, in Italia, nel vostro campionato. Guardate che in Inghilterra pagano meglio. Vero, c’è la crisi in Europa, il calcio sembra non accorgersene. Però in Italia ci sono grossi problemi ed il vostro calcio è ad un livello inferiore alla Premier. E’ inferiore ad ogni livello, non ci sono più campioni da voi, quelli che ci sono vanno via. Il campionato italiano era straordinario, ed io lo ricordo bene, quando la serie A era a 16 squadre ed ogni squadra aveva il suo o i suoi campioni. Adesso non è più così.
Parole dure nei confronti della Serie A, ma purtroppo a vedere quello che è successo negli ultimi anni, il tecnico francese non ha tutti i torti.
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