Musi lunghi in casa Spagna dopo il pareggio ottenuto contro l’Italia nel debutto di Euro 2012. L’invincibile armata sperava di ritrovarsi di fronte ad un’Italia sprovveduta, spaventata dai tanti scandali e disposta a recitare il ruolo di sparring partner. Ma il campo ha raccontato una storia diversa e le Furie Rosse ora cercano di dare una spiegazione alla mancata vittoria. Colpa dell’imprecisione degli attaccanti o delle parate di Buffon? Colpa della serata di grazia dell’undici azzurro o delle decisioni arbitrali? Niente di tutto questo. Se la Spagna non ha portato a casa i tre punti è solo colpa del terreno di gioco.
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Dallo spogliatoio iberico si alza in coro di recriminazione nei confronti del rettangolo verde, troppo asciutto a detta degli spagnoli. A lamentarsi per primo è Del Bosque, tecnico dei campioni d’Europa e del Mondo:
Il campo non era stato bagnato a sufficienza e questo non è una buona cosa per il calcio e per lo spettacolo. Se il terreno fosse stato più veloce, avremmo visto una partita più bella.
E magari una Spagna vincente, stando alle lamentele dei calciatori delle Furie Rosse. Iniesta dà ragione al tecnico spagnolo:
Il terreno era in condizioni disastrose. Era incredibilmente asciutto e questo fatto non permette una buona circolazione di palla.
Gli fa eco Xavi, motorino e mentre del centrocampo:
Il campo non era in buone condizioni e questo ci ha danneggiato. Il problema è che non è stato innaffiato a sufficienza, per questo non siamo riusciti a far circolare palla in maniera fluida.
Il commento Cesc Fabregas, autore del gol del pareggio spagnolo, ò ancora più duro:
E’ una vergogna che al giorno d’oggi si debba ancora giocare su campi del genere.
La giustificazione della Spagna può reggere o dobbiamo pensare che i campioni in carica non sopportano l’idea di perdere punti contro una squadra come l’Italia?
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