Calcioscommesse, Conte è tranquillo

di Redazione 1

 Il suo nome è finito ufficialmente nel registro degli indagati. Antonio Conte però si dice assolutamente tranquillo e conferma di essere estraneo ai fatti relativi al nuovo calcioscommesse. Intervistato da Chi a Ibiza, dove si trova in vacanza, l’allenatore campione d’Italia ha lasciato trasparire una certa sicurezza riguardo l’esito dei fatti che lo riguarderebbero, e come promesso ha scelto la Spagna per rilassarsi mantenendo comunque attivi contatti con i suoi legali per capire come affrontare la situazione.

SICUREZZA – Antonio Conte ha scelto l’isola di Ibiza, Santa Eulalia, e la sua spiaggia di Es Canar, per cercare di passare una serena vacanza a fianco della compagna Elisabetta e della figlia Vittoria. Il tutto nonostante le accuse sulla sua testa, ma come aveva lasciato intendere in conferenza stampa, lui è sicuro di non dover dimostrare niente, a parte la sua innocenza.

Sono tranquillo perché sono sicuro che tutto si risolverà. Dal canto nostro, abbiamo scelto questa meta apposta per rilassarci.

 PARLA IL LEGALE – Antonio De Rensis, legale del tecnico, ha peraltro incontrato oggi il Procuratore Di Martino. Al termine ha ammesso di essere molto soddisfatto da quanto emerso:

È stato un colloquio molto cordiale, apprezziamo il lavoro del Procuratore Capo Roberto Di Martino volto all’accertamento della verità posizione per posizione, abbiamo massima fiducia e massimo apprezzamento nel suo operato. Non ci sono colloqui in vista con Conte, non c’è alcuna novità, solo un rapporto di cordialità e rispetto per il lavoro della Procura. Conte è sereno, fiducioso, non è un momento in cui fa i salti di gioia, ma nello stesso conto è conscio della sua estraneità ed affronta questa situazione con determinazione. Carobbio? Non rispondo, abbiamo grande rispetto per il Procuratore Di Martino.

Si ricorda che Antonio Conte è indagato per omessa denuncia su due partite presunte truccate dal Siena lo scorso anno. Dal punto di vista legale il salentino non rischia nulla, ma venisse accertata la sua colpevolezza potrebbe essere squalificato per mesi, se non addirittura anni.

Photo credits | Getty Images

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