E’ uno dei personaggi più amati del calcio italiano, per quella sua capacità di parlar chiaro e di dire sempre ciò che pensa, non nascondendosi dietro frasi di circostanza o falso perbenismo. In più ad aumentarne la simpatia c’è quel modo di esprimersi in dialetto romanesco, con tanto di frasi tipiche da tradurre per chi è geograficamente lontano dalla zona della capitale.
Naturalmente parliamo di Carlo Mazzone, per tutti il Sor Carletto, uno degli allenatori più apprezzati nel circuito nazionale. Stavolta a far parlare, però, non è una sua battuta al veleno o una simpatica uscita su questo o quel giocatore, ma i suoi guai fisici, che l’altra notte lo hanno costretto al ricovero in ospedale.
L’allarme è scattato intorno alle 4 del mattino, quando Mazzone è stato svegliato da forti dolori al torace, tali da costringerlo a rivolgersi al 118. All’arrivo dei sanitari, poi, l’allenatore è stato sottoposto ad elettrocardiagramma ed è stato deciso il ricovero in ospedale.
Si è parlato di ischemia, ma ora pare che il peggio sia passato, nonostante la terapia intensiva d’obbligo in casi come questo. Nella giornata di ieri il reparto di cardiologia del nosocomio è stato letteralmente assaltato da amici e tifosi, arrivati al capezzale del Sor Carletto per esprimere la propria vicinanza.
Il ricovero della scorsa notte fa seguito ad un altro avvenuto l’11 dicembre scorso, quando il tecnico romano aveva subito un intervento per dei forti dolori addominali, causati da una calcolosi.
Ora comuque Mazzone sta meglio e l’augurio è che possa tornare a casa per il prossimo Natale e magari in campo quanto prima, perché il calcio ha bisogno di allenatori sanguigni e schietti come lui. Auguri Sor Carlé…