L’allenatore della Roma Luis Enrique si è presentato oggi in conferenza stampa per presentare la sfida di domani sera contro il Catania, quella che potrebbe essere per lui l’ultima sulla panchina dell’Olimpico. In verità sul suo futuro anche oggi è stato particolarmente criptico, respingendo le voci che lo vogliono lontano da Trigoria il prossimo anno. Insomma, si potrebbe anche andare avanti, a patto che ci sia chiarezza.
IDEE – Importante sarà l’incontro con la società a fine stagione. Lì si deciderà davvero il futuro di Luis Enrique, che secondo le ultime indiscrezioni potrebbe essere sostituito da André Villas Boas.
Non so se andrò via. Il mio futuro ora non è importante, non interessa nemmeno a me. L’incontro con la società a fine stagione sarà importante. Io non chiedo nulla, sanno quali sono le mie idee. Villas Boas? Le voci non mi danno fastidio, anzi penso sia un grande allenatore. Ho sempre messo gli interessi della squadra prima dei miei. Questo credo sia il cammino più giusto. Fare una squadra significa tanto perché ognuno deve prendersi delle responsibilità. Alla fine si vince così, nessuno può pensare di avere precedenza rispetto la squadra, nemmeno Messi, perché è questa che ti fa vincere. Non il singolo.
TIFOSI – Luis Enrique coglie anche l’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa ma elogia la tifoseria.
Chi vede i giocatori durante la settimana e chi sa come stanno fisicamente? Se lascio fuori Curci non succede nulla. Se invece lo faccio con Totti e De Rossi scoppia il caos. La forza di questa squadra è il tifo passionale perché sono come un combustibile instancabile fedeli al massimo e hanno sostenuto la squadra anche quando non lo meritava, anche se a volte esagerano. Restano comunque incredibili.
CAMPIONATO ITALIANO – L’allenatore asturiano chiude con un giudizio sulla Serie A.
Per me è bellissimo, mi piace un campionato così incerto. Il pareggio della Juventus non cambia il giudizio sulle nostre sconfitte. La classifica per la Champions e l’Europa League è una lotta incredibile e l’apprezzo moltissimo
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