Conferenza Stampa Conte: “Chi vince fa la storia, chi arriva secondo no”

di Redazione 1

 Prima della trasferta per giocare la partita contro il Cesena prevista domani alle ore 18, Antonio Conte ha incontrato i giornalisti nella consueta conferenza stampa. Nonostante i tre punti di vantaggio sul Milan, l’allenatore predica calma e ricorda che prima di festeggiare bisogna vincere e per adesso la Juve non ha vinto niente. Conte ha parlato dell’ottimo momento di forma della squadra, della sua difesa, dello scudetto e della formazione, che non dovrebbe subire cambi rispetto a quanto visto nelle ultime gare, a parte la sostituzione di Quagliarella, squalificato.

LA SQUADRA Sulla squadra Conte ha speso parole di elogio, ha spiegato come la Juve sia arrivata fino a qui imbattuta e come sia cresciuta nell’arco di questi mesi:

Dobbiamo sempre tenere ben impresso in mente quello che ci ha portato a fare fino ad ora una stagione straordinaria. Cosa? L’umiltà, il sacrificio, il lavoro, l’abnegazione, la dedizione, la voglia di aiutarsi uno con l’altro, la voglia di pensare col ‘noi’ e non con l”io’. Tutto questo ci ha portato a fare qualcosa di straordinario. La crescita della squadra è stata una crescita continua, costante, quotidiana, settimanale, mensile. E’ una cosa che io, lo staff, ma anche i calciatori stessi percepivano e avvertivano. E’ avvenuta attraverso la grande disponibilità di questi ragazzi, dal fatto di aver sposato un’idea di gioco, una voglia di lavorare

QUAGLIARELLA Per la partita di domani l’unica certezza è che l’attaccante Fabio Quagliarella non sarà del match, vista la squalifica rimediata nella scorsa partita. Conte è dispiaciuto e non si è sbilanciato su chi prenderà il posto dell’attaccante napoletano. Rimangono in ballottaggio Matri e Borriello, con il primo favorito.

 Quagliarella è squalificato e dispiace perchè Fabio – avete visto – è in un ottimo momento di forma, così come tutti gli altri attaccanti. Faremo le necessarie valutazioni e sceglieremo l’attaccante che dovrà giocare domani a Cesena, sapendo di poter contare su gente non affidabile, ma super affidabile.

DIFESA Uno dei punti di forza di questa Juve è sicuramente la difesa, la meno battuta del campionato, e Conte ha provato a spiegare  come ha trasformato il reparto che l’anno scorso era  un colabrodo in un bunker invalicabile:

La difesa fa parte dell’idea di gioco che fin dal primo giorno ho cercato di trasmettere ai miei calciatori. L’idea, è stata quella di voler fare la partita cercando di avere la palla noi, quanto più possibile. Su questa idea di gioco abbiamo lavorato, perchè comunque nel momento in cui vuoi fare la partita, cambi anche il modo di difendere. Penso che questo modo di difendere abbia esaltato le caratteristiche di Andrea Barzagli, di Chiellini, di Bonucci, di Caceres, di Lichtsteiner, di De Ceglie, di tutto il reparto difensivo. Però non dimentichiamo che il reparto difensivo fa parte di una squadra, fa parte assieme al centrocampo e all’attacco di un’idea di gioco e come dico sempre tutti quanti lavorano in funzione di questa idea.

SCUDETTO Conte ha parlato anche di una parola che fino a qualche tempo fa sembrava vietata, lo Scudetto. Con tre punti di vantaggio sul Milan e un calendario sulla carta non difficile, le speranze iniziano a diventare molto alte:

Siamo curiosi di vedere come va a finire. Ci siamo ritrovati a giocare con -7 punti dalla prima, poi -5, -1, +1…vedremo quindi cosa succederà. Non abbiamo niente da perdere, arriveremo senza rimpianti alla fine del campionato. Possiamo realizzare un sogno o festeggiare la Champions. Faremo di tutto per coronare il nostro sogno. Per noi la paura di vincere non deve esistere. . Sappiamo che le difficoltà rimangono, da qui fino alla fine. Come ho detto, sono cinque finali da giocare come partite della vita per cercare di coronare questo sogno”.

RECORD Sui record che questa Juve sta facendo, con l’imbattibilità che dura in campionato da trentatre giornate (più quattro partite in Coppa Italia) Conte ha dichiarato soddisfazione, ma ha ricordato a tutti che quello che conta è vincere e questi numeri non serviranno a niente se si arriverà secondi:

 I numeri sono importanti e li leggo anche io. Quindi essere accostati ad allenatori come Bernandini, Lippi e Capello deve riempirci di orgoglio. Ma ti dico la verità: se questi numeri vengono accompagnati da una vittoria allora sono numeri che rimangono nella storia. Altrimenti sono numeri che non ti danno gioia perché alla fine conta vincere.Questa è la legge. Chi vince scrive la storia, chi arriva secondo ha fatto un buon campionato ma non ha fatto la storia. Questo deve essere uno stimolo feroce per arrivare a conquistare il sogno.

Photo Credits | Getty Images

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