Ancora Antonio Conte, e siamo a due. Questa volta a tirarlo in ballo durante un interrogatorio in merito alla vicenda del calcio scommesse è Filippo Carobbio, centrocampista del Siena che era stato agli ordini dell’attuale allenatore juventino nella scorsa stagione. E questa volta l’accusa è più pesante di quella di qualche giorno fa perché mentre l’altra volta si diceva soltanto che Conte doveva essere contattato, ma ogni tentativo era andato male, stavolta il contatto c’è stato eccome, ed anche se l’allenatore non ha partecipato in prima persona alla combine, sapevan ma non ha denunciato nulla.
I FATTI – I fatti risalgono esattamente ad un anno fa, 1 maggio 2011, quando il suo Siena era ospitato dal Novara. Entrambe le squadre erano in odore di promozione (cosa che poi è avvenuta), ed un pareggio faceva comodo ad entrambe. Una situazione già vista e rivista non solo l’anno scorso, ma praticamente da sempre in ogni categoria. Fatto sta che questa volta la partita si inserisce in un filone che coinvolge anche gli zingari.
OMESSA DENUNCIA – Inizialmente la partita era venuta fuori perché Carobbio voleva difendersi, affermando che gli zingari gli avevano chiesto di organizzare una partita in cui una delle due squadre avrebbe vinto, facendo risultare un over (più di 2 gol complessivi). Cercando di dimostrare che non si era venduto tutte le partite, Carobbio si è dato la zappa sui piedi perché, parlandone con gli inquirenti, è venuto fuori che la partita non era stata venduta perché c’era un accordo con gli avversari per pareggiare. In tutto questo Conte era coinvolto perché era stato messo al corrente dell’accordo, ma non si sa cosa lui abbia risposto.
Fatto sta che, contento o meno, Conte non abbia denunciato la combine, ed il reato di omessa denuncia per la giustizia sportiva significa un anno di squalifica. Ad ogni modo c’è da dire che se si dovessero squalificare tutti quelli che soltanto sapevano, ma non avevano mosso un dito né in una direzione né nell’altra, mezza Serie A il prossimo anno si ritroverebbe senza giocatori perché quelli contattati, anche solo di striscio e senza coinvolgimenti diretti, nell’ambito delle partite truccate, sono davvero tanti.
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omar 22 Aprile 2012 il 11:11
C’e da risanare il debito pubblico? invece di togliere soldi a chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese, togliete a chi ne ha che non contenti ,si permettono di rovinare lo sport solo per i loro sporchi interessi togliendoci anche questa gioia.
Marco Mancini 22 Aprile 2012 il 12:27
fosse facile…