Era il 3 luglio 1968 quando si decise che i calciatori professionisti dovessero avere un sindacato che li rappresentasse. Per iniziativa dell’avvocato Sergio Campana, fino a qualche anno prima calciatore, nacque allora l’Associazione Italiana Calciatori, meglio nota con la sigla AIC.
Sono passati 40 anni da quel giorno e proprio ieri il fondatore ha ricevuto l’ennesima nomina a Presidente. Per dirla tutta, l’AIC non ha mai conosciuto altro capo, essendo Campana l’unico presidente in ben 4 decenni di storia.
Questo mandato, rinnovato per il quadriennio 2009-2012,dovrebbe fare da ponte tra lui ed il successore, visto che, come ha ammesso il diretto interessato, è ormai tempo di lasciare il trono e provare la novità. E forse dopo 40 anni sarebbe ora!
Non che il buon Campana si sia mal comportato a capo dell’Associazione, contribuendo anzi in modo determinante alla conquista di vari diritti per i calciatori professionisti (e dal 2000 anche dei dilettanti). Basti ricordare tutte le sue battaglie e prese di posizione, come quando nel 1974, d’accordo con i calciatori, fece iniziare le gare di campionato con 10 minuti di ritardo, per solidarietà con un tesserato che era stato messo fuori squadra per aver rifiutato un trasferimento, o come quando nel 1996 riuscì a far fermare per una giornata la serie A per protestare contro la sentenza-Bosman.
Tutto questo per il bene dei calciatori, da ex calciatore qual era, quindi profondo conoscitore dell’ambiente e dei bisogni dei colleghi. E pensare che da giovane gli allenatori lo prendevano quasi in giro nel vederlo giocare “all’uomo di legge”, tra libri di giurisprudenza e manuali del calcio. Ma alla fine ha vinto lui. diventando uno dei massimi rappresentanti del calcio italiano a livello professionistico, chiamato spesso a collaborare con le associazioni sportive sia in materia strettamente calcistica che legislativa.
Ora il suo tempo alla guida dell’AIC sembra giunto al termine, a meno che da ora a quattro anni non faccia un passo indietro, decidendo di restare alla guida vita natural durante. Comunque vada, per i calciatori sarà sempre lui il Presidente.