Ormai è diventato la “Gola Profonda” del calcio. Dopo essere stato determinante per l’arresto di Cristiano Doni, Carlo Gervasoni torna a far parlare di sé in seguito all’ultimo interrogatorio rilasciato ieri sera. L’ex difensore ha nuovamente tirato in ballo la Lazio, fornendo nuovi dettagli più precisi sul coinvolgimento di alcuni calciatori, ma ha anche fatto il nome di Mezzaroma, presidente del Siena. E quando sono coinvolti i dirigenti l’aria si fa ancora più pesante.
Il Siena finora era entrato solo marginalmente nell’indagine, ma Gervasoni ha spiegato agli inquirenti che lo scorso anno fu direttamente il presidente del club a “comprare” due giocatori del Modena che favorirono la vittoria dei toscani, fondamentale per la corsa alla promozione. L’informazione va presa ovviamente con le pinze, anche perché Gervasoni parla di una combine che non ha organizzato direttamente lui, ma che gli è stata riferita. Immediatamente è arrivata la smentita di Mezzaroma che si è definito “sdegnato” per il suo coinvolgimento personale e, oltre alla normale smentita, non ha voluto commentare la confessione dell’ex calciatore.
COINVOLGIMENTO LAZIO – Dove invece è stato più chiaro è nel coinvolgimento della Lazio. Lui infatti sa per certo che lo “zingaro” Gegic investì 400 mila euro complessivamente in Lecce-Lazio per i vari calciatori corrotti, ed in altre partite come Lazio-Genoa con uno degli zingari che aveva sul cellulare una foto scattata in cui veniva ritratto abbracciato a Stefano Mauri (anche se di per sé questa prova non significa nulla, se non che almeno il capitano della Lazio è stato avvicinato).
Gervasoni ha poi coinvolto nuovamente i fratelli Cossato che ormai erano diventati un abituè nel truccare le partite del Chievo e che erano coinvolti anche in quelle dell’Atalanta. Viene tirata in ballo anche la Serie B, con Gervasoni che ricorda di un accordo tra i presidenti di Reggina e Albinoleffe per il risultato finale di una partita, anche se bisogna vedere qui quanto centrino le scommesse.
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