Il più grande rimpianto del Milan? Non aver venduto Pato a gennaio. Tra costo del cartellino e bonus i rossoneri avrebbero potuto avere in cassa 35-40 milioni di euro in più ed un problema in meno. E magari anche un certo Tevez che pare abile e arruolato. Ed invece ora ci si trova un potenziale talento frenato da due anni di infortuni (14 dal gennaio 2010) e che costa una valanga di milioni in termini di ingaggio. Tutto per un capriccio di Berlusconi.
La partita di ieri sera ne è stata la fotografia: 14 minuti disputati ed un nuovo infortunio. Ormai i muscoli di Pato sono peggio del ginocchio di Ronaldo, tanto da far circolare le ipotesi più disparate. Dalla possibilità che sia stato curato male al disagio psicologico, fino ad un presunto collegamento tra cervello e muscolo che il luminare statunitense avrebbe aggiustato nei giorni scorsi. Sarà, ma forse per il Milan è meglio chiedere il rimborso della parcella visto che Pato è tornato peggio di prima.
TEMPI DI RECUPERO – Non si sa quanto il suo infortunio sia grave, ed in realtà non si capisce bene nemmeno di che natura sia l’infortunio, ma c’è chi comincia a vociferare che l’intera carriera del Papero sia a rischio. Dopotutto un calciatore, di indubbie qualità, ma che ha problemi fisici importanti sin da quando aveva 20 anni, ora che ne ha 22 sembra già fisicamente andato peggio di un trentenne. La speranza del Milan è di rimetterlo in sesto, ma siamo sicuri che alla prima offerta superiore ai 20 milioni verrà ceduto. Sempre ammesso che si trovi qualcuno disposto a rischiare tanto.
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