E’ durata meno di 24 ore la bagarre per la finale di Coppa Italia. Petrucci e Beretta non se le sono mandate a dire, ma alla fine tutto è rientrato e, come accaduto nelle ultime tre stagioni, la finale della coppa nazionale si terrà nella Capitale. Anche perché altrimenti sarebbe stato complicato far consegnare il trofeo al Capo dello Stato (che peraltro pare abbia un impegno istituzionale per quella data e potrebbe passare la mano al Presidente del Senato).
La motivazione era come sempre economica, anche se era stata spacciata per questione di ordine pubblico. In realtà l’ordine non c’entrava nulla, e di certo spostare la finale da Roma a Milano non avrebbe cambiato granché. Il problema erano i prezzi dei biglietti (circa il doppio rispetto all’anno scorso, come voluto dalle due società), la tessera del tifoso che ora permetterà il diritto di prelazione, ed il modo in cui Juventus e Napoli si spartiranno gli incassi (45% a testa).
Alla base del litigio di ieri c’erano anche i rapporti sempre peggiori tra Lega di A e Coni, che ormai si mandano giornalmente a quel paese senza nemmeno pesare le parole, ma alla fine una telefonata di Andrea Agnelli ed il buon senso hanno prevalso, e tutto è rientrato. Certo è che con il finale così scontato, si potevano evitare queste nuove polemiche.
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Alessandro 29 Marzo 2012 il 19:22
E magari salda anche i conti con lo stato italiano… Poveri noi…