Pronostico rispettato e missione compiuta per le due italiane impegnate ieri sera nell’ultima giornata di Champions League. La Juventus, già qualificata prima di scendere in campo, cercava il punto della sicurezza che le avrebbe garantito il primato matematico nel girone H; la Fiorentina aveva bisogno almeno del pareggio per acciuffare un posto in Uefa, dopo l’estromissione dalla massima competizione europea.
I bianconeri erano impegnati in casa contro il Bate Borisov, con la testa già alla sfida di domenica contro il Milan. Ranieri ha riproposto sin dall’avvio Sebastian Giovinco, lasciando Del Piero a scaldare la panchina (si fa per dire, visto il gelo di Torino). Da segnalare anche il rientro dal primo minuto di Zanetti, dopo l’infortunio che l’ha lasciato fuori squadra per più di tre mesi.
Nella prima frazione di gioco, la gara è filata via senza troppe emozioni, con la Juve a cercare di creare e i bielorussi bravi a chiudere i varchi.
Più vivace l’inizio della ripresa, quando Marchionni si fa trovare pronto su un cross di Amauri, ma, a portiere battuto, la palla finisce sul palo. Poi un mani in area di Sivakov regala ai bianconeri la migliore delle occasioni da gol. Sul dischetto va proprio la Formica Atomica, eroe nell’ultima gara di campionato, ma il tiro finisce alto. Poi arriva il momento di Del Piero, che prova a cambiare le sorti dell’incontro, sebbene l’occasione migliore capiti sui piedi di Blisnuk, che con una puntata rende l’Olimpico ancor più gelato. Alla fine sarà 0-0: Juve prima, in attesa di conoscere la prossima avversaria (Chelsea, Sporting Lisbona, Atletico Madrid, Villarreal, Lione, Arsenal).
La Fiorentina si è presentata in Romania già sicura dell’eliminazione dall’Europa che conta, ma consapevole di poter almeno agganciare il treno-Uefa. Come per la Juve, bastava un solo punto per raggiungere l’obiettivo e il gioco lento del primo tempo è figlio proprio di questa certezza. Lo Steaua del resto non ha mai provato ad offendere, limitandosi a spezzare il gioco dei viola. Nel secondo tempo la Fiorentina si spinge ancora in avanti, ma è da calcio piazzato che arriva il gol-partita. A buttarla dentro è il solito Gilardino, alla quindicesima marcatura stagionale, la quarta in Champions, il che aumenta i rimpianti per l’eliminazione dal gruppo delle grandi d’Europa.